Il meraviglioso mondo delle monete. Tra venerdì 7 e sabato 8 ottobre, al Four Season di Milano andrà all'asta una preziosa raccolta di monete italiane e inglesi, che vanno dall'anno mille al 1797. L'evento, che attira anche numerosi investitori, permette di entrare in contatto con una forma di collezionismo tra le più apprezzate, in Italia e in Europa. Ce ne parla Annalisa Garretto, collaboratrice dell'iniziativa.
Garretto, ci dica innanzitutto chi ha organizzato l'asta?
“L’evento è organizzato da Alberto Varesi Numismatica. La società Abafil, che rappresento, collabora all’incontro e svolge un’attività di supporto. Noi produciamo gli astucci e le valigette che servono per custodire e presentare le monete”.
In che cosa consiste l'iniziativa?
“L’asta è divisa in due giorni. Nel primo, vengono battute monete, italiane e inglesi, coniate in un periodo che va dal 1000 al 1797. Si tratta di pezzi rari, con addirittura qualche inedito. Sono oltre 1600 monete, che fanno parte della collezione ANTB. Nel secondo, si innesta la collezione Mauro Scarlato di Mauro, che è una raccolta di pezzi esteri, messi all’asta per volere degli eredi. Tra questi, ce n'è uno estremamente raro, in qualche modo unico: una moneta britannica da 5 sterline, voluta da re Giorgio III.
Ci racconti la sua storia.
Siamo ai primi dell’800. Appena salito sul trono, il monarca inglese coniò una moneta senza precedenti, di grande valore per l'epoca: il primo esemplare su cui compare il simbolo con San Giorgio e il drago, presente anche sulle attuali sterline. Ne esistono solo 25 esemplari. Vista l'importanza, parte da una base d’asta di 150.000 euro. È proprio una gemma preziosa”.
Chi si avvicina, in genere, a questo tipo di collezioni?
“Principalmente due categorie di persone. La prima è fatta di collezionisti che agiscono per passione. Magari hanno cominciato da giovani, provando gusto nella ricerca dei pezzi mancanti. Poi ci sono i grandi investitori, a cui ci rivolgiamo in via principale. Intervengono case d’asta che acquistano per conto di clienti stranieri. E ci sono anche attori diretti, che impiegano le monete rare come sistema di investimento alternativo agli strumenti finanziari consueti".
Cosa rende una moneta davvero preziosa?
“Non è mai il valore intrinseco della moneta. Ci sono pezzi che possono valere migliaia di euro ed essere di rame. L’importanza, in termini di quotazioni, è la rarità”.
Aste di questo tipo sono frequenti?
“Sono eventi periodici che vengono realizzati, di norma, due volte all’anno. Ovviamente, esistono tante case d’asta, che organizzano appuntamenti diversi. Il nostro è piuttosto elegante, anche perché si svolge in un ambiente di prestigio come il Four Season, in via del Gesù”.
Ci dica una curiosità, qual è stato il prezzo più alto battuto finora?
"Per ora, 32.000 euro. Ma tenga in considerazione che gli elementi più pregiati vengono battuti il secondo giorno".