L'ex governatore del Piemonte, Roberto Cota, è stato assolto nel processo per la "Rimborsopoli" che vedeva coinvolti i consiglieri della sua regione. Per l'uso distorto dei fondi destinati ai gruppi politici rappresentati in Consiglio, la Procura aveva chiesto per l'ex presidente una condanna a 2 anni e 4 mesi. "Contro di me attacchi ignobili, ho sofferto", ha commentato l'ex presidente del Piemonte. E Salvini: "In tanti dovrebbero scusarsi".
Processo si è chiuso con 10 condanne e 15 assoluzioni - Il processo, che vedeva alla sbarra 25 persone, si è concluso con dieci condanne e 15 assoluzioni, tra cui appunto quella dell'ex governatore Roberto Cota.
La procura aveva chiesto la condanna di tutti i 25 imputati a pene che nel complesso ammontavano a circa sessantasei anni di reclusione. Le pene inflitte dal tribunale spaziano dai tre anni e dieci mesi per Michele Giovine (Pensionati per Cota) ai quattro mesi con la condizionale per Augusta Montaruli (Pdl), per la quale l'accusa di peculato è stata derubricata in un lieve episodio di finanziamento illecito.
Cota: "Contro di me attacchi ignobili" - "Sono stato fatto oggetto di attacchi ignobili, e ho sofferto tanto, ma ho fatto bene ad avere fiducia perché qualcosa nelle istituzioni funziona", ha commentato Cota dopo l'assoluzione. "Renzi ha perso un'occasione per stare zitto - ha aggiunto l'ex governatore a proposito del riferimento alle "mutande verdi" (divenute un simbolo dell'inchiesta) fatto dal premier nella sua visita di giovedì a Torino -. Avrebbe dovuto mostrare altra sensibilità istituzionale, che non ha...".
Salvini: "Tanti dovrebbero scusarsi" - "Tutti assolti i consiglieri della Lega Nord in Piemonte. Da Roberto Cota a Riccardo Molinari, tutti assolti. Tre anni di insulti, elezioni ribaltate e alla fine... 'il fatto non sussiste'": è questo il commento su Facebook del segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini. "Quanta gente, a partire da Renzi, dovrebbe chiedere scusa. Un abbraccio ragazzi, a testa alta e si torna a vincere!".