La provocazione del preside

Bologna, mancano i prof di sostegno e il preside lancia la provocazione: "Alunni disabili a casa"

Nell'Istituto tecnico commerciale Salvemini gli studenti che necessitano di supporto sono 30, ma le cattedre sono vuote

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Gli insegnanti di sostegno non ci sono e il preside lancia una provocazione consigliando alle famiglie di tenere a casa gli alunni disabili. Succede all'Istituto tecnico commerciale Salvemini di Casalecchio di Reno, a Bologna, dove la campanella è suonata da più di venti giorni ma dietro le cattedre non ci sono ancora abbastanza professori. A mancare sono soprattutto quelli di sostegno, una trentina circa.

Ad avere la peggio sono dunque gli studenti disabili, da quelli che manifestano "bisogni educativi speciali" (Bes) fino ai ragazzi di "gravità totale". In totale gli alunni "certificati" sono trenta, ma per la maggior parte di essi non c'è l'insegnante di sostegno. È successo infatti che molti professori, una volta firmato il contratto triennale, sono tornati nelle loro regioni in aspettativa o in malattia sperando di ottenere un incarico vicino a casa e lasciando di conseguenza le cattedre vacanti.

Da qui la provocatoria decisione del dirigente scolastico Carlo Braga che, in attesa di avviare le procedure si sostituzione, ha chiesto alle famiglie di concordare giorni e orari nei quali i ragazzi disabili possono rimanere a casa. "Oggi andrò a prendere mio figlio da scuola alle 11 e domani lo terrò a casa", ha raccontato una mamma che martedì sera ha partecipato a un'assemblea nella quale la dirigenza scolastica ha incontrato più di un centinaio di genitori, tutti nelle stesse condizioni.

"Ho descritto la situazione e l’impossibilità della scuola di fare fronte a questa emergenza", ha spiegato il preside Braga. "È un'iniziativa sofferta, ma come posso distaccare trenta insegnanti curricolari da altrettante classi per dedicarli ai disabili? Appena l'ho fatto, e tanti professori hanno accettato con generosità, il sindacato ha manifestato la sua contrarietà. Ci abbiamo messo tutto l’impegno, ma una situazione eccezionale richiede soluzioni eccezionali".