Fino a non molto tempo fa, il ciuccio era considerato una sorta di vizio deleterio per la salute di denti e palato, nonché per l'indipendenza del bambino. Invece un recente studio dell'American Academy of Pediatrics, ha dimostrato che l'uso del ciuccio riduce sensibilmente il rischio di SIDS (morte in culla) nei neonati. E che anche dal punto di vista della salute dei denti, i nuovi modelli di succhietti sono pensati appositamente per favorire il corretto sviluppo di palato e lingua in fase di crescita. Nonostante ciò, prima o poi arriva comunque il momento di abbandonare il ciuccio. L'importante è che questo stacco sia il più possibile naturale e tranquillo, senza ansie né paragoni. Ogni bimbo è a sé ed è giusto rispettarne tempi ed esigenze.
Il momento giusto - Secondo gli esperti, non bisognerebbe mai togliere il ciuccio al bambino all'improvviso, a meno che non sia lo stesso bimbo a volersene disfare. Quest'ultima situazione non è poi così rara e può verificarsi, per esempio, perché a un certo punto il piccolo sente il ciuccio come una sorta di "intralcio". Ma nel caso in cui per il bambino il ciuccio sia ancora una fonte di rassicurazione (attraverso la suzione), è decisamente sconsigliato privarlo della "copertina di Linus" di colpo, senza gradualità. La stessa regola vale per i cosiddetti momenti difficili, quelle fasi in cui ci sono già altre situazioni impegnative da affrontare: inserimento al nido, nascita di un fratellino, trasloco, separazione dei genitori o altri tipi di problemi familiari.
Gradualmente - La gradualità e il distacco sereno, che avviene per fasi, sono requisiti essenziali perché l'abbandono del ciuccio non sia traumatico. Quindi, per esempio, si può lasciare il ciuccio al piccolo solo nel momento del sonno, che sia la nanna notturna o il riposino. In questa fase, è importante che si condividano intenti e comportamenti con chi interagisce quotidianamente con il bambino: educatori, nonni, tata. In tal senso, è cruciale chiedere e pretendere la collaborazione di tutti.
Parliamo un po'? - Uno dei modi da sempre più efficaci per togliere il ciuccio ai bambini, è farlo percepire come un ostacolo al gioco e alla conversazione. Un'idea è invogliare il piccolo a parlare, raccontandogli una storia che richieda per esempio interazione verbale. Oppure, invitandolo a giocare con gli amichetti: durante la suzione, infatti, è più complesso e lento giocare e, quindi, il ciuccio potrebbe essere percepito dal bambino come un intralcio al divertimento condiviso.
Congratularsi - Il momento in cui lascia il ciuccio, per un bambino è epocale. Si tratta davvero di un grande abbandono, di un passaggio difficile e significativo. Quindi, è importante lodarlo facendolo sentire grande davanti agli altri. Non molto utili, né educative, sono invece le ricompense di tipo materiale come regali o altre concessioni a quelli che si sanno essere capricci. In questo caso, il ciuccio potrebbe trasformarsi in un vero e proprio oggetto di ricatto da parte del bambino.