Un 43enne è stato apparentemente segregato per 30 anni dai genitori nella loro casa di Freienfels, Nord della Baviera. A chiamare le forze dell'ordine sono stati i vicini che hanno sentito le sue urla e lamentele. L'uomo era in stato di abbandono, ma non malnutrito, con unghie incarnite e sporco dei suoi stessi escrementi. I genitori sono ora sotto inchiesta per aggressione e falso imprigionamento. "Voleva stare con noi", ha dichiarato la madre al quotidiano locale Nordbayerische Kurier.
"Non sappiamo ancora con esattezza per quanto tempo l'uomo non abbia avuto contatti con il mondo esterno o se gli fosse consentito di lasciare l'edificio" - ha spiegato ai media tedeschi il portavoce della polizia Juergen Stadter - "Ma possiamo dire che è stato tenuto in isolamento".
Le forze dell'ordine, dopo averlo trovato, l'hanno portato in ospedale. Secondo i medici, l'uomo avrebbe una disabilità mentale: seguite elementari e medie, sarebbe stato poi dichiarato non ingrado di continuare gli studi.
Per la madre dell'uomo l'incursione della polizia è stata un'imboscata. "Ne aveva abbastanza della vita - ha dichiarato la donna sempre al Nordbayerische Kurier - dopo essere stato preso in giro a scuola. Se vi dicessi che cosa ha passato, non ci credereste. Volevo solo proteggerlo".