SCONTRO IN FRANCIA

Gianni Nazzaro rischia la paralisi dopo un incidente stradale

L'artista è stato travolto da un tir in Francia mentre era in auto con la moglie Nada: ha perso un rene dopo un intervento difficilissimo

Quindici giorni fa è stato vittima di un terribile incidente stradale in Francia. Gianni Nazzaro ha perso un rene e le condizioni dell'altro sono delicate e rischia di non tornare a camminare come prima. Ha infatti subito un complicato intervento all'arteria aorta. A raccontarlo è la moglie Nada, che il 15 settembre era alla guida dell'auto travolta da un Tir: "E' vivo per miracolo", spiega all'Ansa.

La coppia era diretta da Parigi a Roma. All'uscita da un distributore, a 40 km da Digione, lo scontro spaventoso: "E' stato come se una montagna ci cadesse addosso", racconta a sua volta Nazzaro che è stato portato in elicottero in ospedale in condizioni disperate.

"Con il fragore di una bomba un tir si è schiantato addosso a noi - speiga l'artista che il 27 ototbre compirà 68 anni - L'auto ha perso metà del suo volume. Ho avuto appena il tempo di chiedermi sgomento, mentre urlavo per il dolore: che è successo? Sono svenuto. Mi sono risvegliato in un ospedale di Digione, dove mi avevano trasportato in elicottero, dopo che nel primo nosocomio dove ero stato ricoverato, a Bon, si erano immediatamente accorti che ero molto grave: il mio rene destro - squassato dallo scontro - aveva schiacciato l'arteria aorta, rischiando di farla letteralmente scoppiare. Sono stato in coma due giorni, altri quattro li ho passati in terapia intensiva: a Digione mi ha operato all'aorta un chirurgo molto bravo".

Un intervento difficilissimo, grazie al cielo perfettamente riuscito: "Mi sono risvegliato con dolori insopportabili alla schiena e la prospettiva, presentatami dal chirurgo, di perdere il rene compromesso e di non potere più riuscire a camminare. Trasferito in aereo dalla Francia alla clinica romana dove mi trovo da due giorni, vengo quotidianamente sottoposto a lunghe sedute di fisioterapia e intanto mi muovo con l'ausilio di un deambulatore. Quanto al secondo rene, sono in attesa dei risultati di nuovi esami, nella speranza che non sia necessario rimuoverlo''.


L'autista del tir, un ventenne francese, che pure non era ubriaco né sotto effetto di droghe, non è riuscito a spiegare l'accaduto. Subito dopo l'incidente si è fermato per chiamare d'urgenza i soccorsi: secondo la polizia potrebbe aver avuto un colpo di sonno oppure essersi distratto con il telefonino che aveva con sè.