Era attesa, si è consumata: la rottura tra Federico Pizzarotti e il Movimento 5 Stelle è definitiva. "Sono sempre stato un uomo libero, non posso che uscire da questo Movimento, che non è più quello che era quando è nato. Ora si giustifica l'ingiustificabile": questo l'annuncio del sindaco di Parma, da mesi sospeso dai Pentastellati. Beppe Grillo: "Ciao, Pizza. Goditi quindici minuti di celebrità e poi fornisci i documenti che aspettiamo dal 6 giugno".
"Non sono cambiato io o i nostri ideali - prosegue Pizzarotti - ma è cambiato il M5s. E' mancata la coscienza critica, l'ho esercitata solo io, e quindi vengo visto come disturbatore. In tante parti d'Italia siamo stati consumati da arrivisti ignoranti che non sanno cosa vuol dire amministrare: vogliamo governare e poi non si dialoga con nessuno. Questo non vuol dire governare".
"Sono qui a dire - continua il sindaco di Parma - quello che né il direttorio né altri hanno avuto il coraggio di dire. E' evidente che non si sia voluta ricomporre una situazione che poteva ricomporsi. Da quando il procedimento è stato archiviato, nessuno ha mai chiamato se non qualche sparuto parlamentare. E' il 144° giorno da una sospensione illegittima che non è prevista dai regolamenti. Sono l'unico sospeso d'Italia. Ma dal 7 dicembre 2014 io non ho accettato di avere paura: paura di dire quello che si pensa. Invece questa paura serpeggia tra tante persone, ad esempio parlamentari che ti chiedono come va e dopo hanno paura di farsi una foto insieme".
La "codardia del direttorio" - "Dopo 144 giorni" dall'annunciata sospensione a seguito di un'indagine sulle nomine al Teatro Regio "la codardia di non dare una risposta va cercata in questo direttorio che si è schierato e messo dietro il garante. Ma voi non avete un minimo di umanità, responsabilità e dignità per chiamare?".
Pizzarotti accusa quindi il Movimento di poca trasparenza: "Da quelli che volevano aprire il Parlamento, da quelli che volevano le telecamere dentro le aule, siamo diventati quelli delle stanze chiuse. Penso allo streaming dell'incontro sulle Olimpiadi". Ancora, Pizzarotti spiega che "amministrare vuol dire dialogo con altri, prendersi delle responsabilità. Noi parliamo di Movimento 5 Stelle al governo e dopo diciamo che non vogliamo dialogare con nessuno".
Fico: "Di Pizzarotti parlerà Grillo" - "Dopo il post dei giorni scorsi un po' me l'aspettavo", ha detto Roberto Fico, membro del direttorio e presidente della commissione di Vigilanza Rai, parlando della decisione di Pizzarotti. "Vi sono rapporti difficili andati avanti per anni - ha sottolineato - sono sempre stati un po' complicati anche sui contenuti. Capisco che Pizzarotti abbia puntato il dito contro il direttorio, ma dobbiamo andare avanti sulle questioni importanti del Movimento", ha aggiunto Fico. "Il garante del Movimento - ha affermato - è Beppe Grillo con l'uso del simbolo".
Beppe Grillo: "Arrivederci Pizza, ciao" - Con questo titolo sul blog, seguito da un breve commento, Beppe Grillo ha dato l'addio al sindaco di Parma: "Pizzarotti è uscito dal Movimento 5 Stelle. Sono contento e specialmente per lui. Spero che si goda i suoi quindici minuti di celebrità. E terminati quelli, spero che renda pubblici il prima possibile i documenti che gli sono stati richiesti il 6 giugno e che non ha mai fornito. Arrivederci Pizza, ciao".
La controreplica: "Grillo freddo e distaccato" - "Miracolo! Beppe Grillo si accorge di Parma soltanto qualche ora dopo la mia uscita dal Movimento, una lentezza che neanche la burocrazia italiana". Così il sindaco di Parma replica a Grillo. "Lo fa come suo solito, con un p.s., freddo e distaccato, distante e oserei dire quasi inumano. E come ho detto, senza umanità non si può costruire una società migliore".