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Gerusalemme, funerali di Peres: presenti statisti da tutto il mondo

Da Obama a Renzi, da Abu Mazen a Hollande, 78 capi di Stato hanno reso omaggio all'ex presidente israeliano

A Gerusalemme, sul monte Herzl, si è svolta la cerimonia funebre religiosa per l'ex presidente israeliano Shimon Peres. Alle esequie erano presenti 78 capi di Stato e di governo di tutto il mondo: dal presidente Usa Barack Obama a quello francese Francois Hollande, dal presidente tedesco Joachim Gauck al premier Matteo Renzi al presidente palestinese Abu Mazen.

Stretta di mano tra Netanyahu e Abu Mazen - Poco prima dell'inizio delle esequie il premier Benjamin Netanyahu e il presidente palestinese Abu Mazen si sono stretti la mano ed hanno parlato brevemente. Abu Mazen si è seduto in prima fila accanto al ministro degli Esteri egiziano.

Netanyahu: "Obiettivi sono prosperità e pace" - "La forza è solo un mezzo, ma il fine è la pace": questo uno dei passaggi dell'intervento di Netanyahu nell'elogio funebre per Peres. "Nel Medio Oriente in tumulto in cui solo i forti resistono, non si raggiungerà la pace se non garantendo la nostra potenza. Ma gli obiettivi - ha aggiunto indicando Abu Mazen - sono la prosperità e la pace, per noi e per i nostri vicini".

Obama: "Peres ha forgiato la storia di Israele" - Shimon Peres "ha forgiato la storia di Israele" ha "dato forma" al suo Paese: lo ha detto il presidente statunitense Barack Obama alla cerimonia funebre. Obama ha quindi definito Peres un "gigante del XX secolo" come Nelson Mandela e la regina Elisabetta.

"Ebrei non nati per governare altro popolo" - "Il popolo ebraico non è nato per governare un altro popolo", ha aggiunto il presidente americano. "Non credo che Peres fosse un ingenuo - ha sottolineato -. Israele ha vinto tutte le guerre ma non quella maggiore: quella di non aver più bisogno di vincere".

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