Cile e Argentina, la nouvelle vague enologica
Vini eccellenti, graditi soprattutto negli Stati Uniti, in luoghi in cui il profumo e il gusto si sposa con vacanze estremamente rilassanti
Uno straordinario e soprattutto originale tour per cantine vitivinicole, dall’altra parte del mondo, in quelle nazioni che stanno sviluppando una cultura enologica assolutamente d’eccellenza, che anche in Europa ormai da tempo si comicia ad apprezzare: Cile e Argentina fanno da battistrada e andremo alla scoperta di vini che vengono considerati tra i migliori del pianeta.
Cominciamo dal
Cile: questo paese unico, dalla conformazione geografica particolarissima, stretto tra le Ande e il Pacifico, ha assunto negli ultimi anni notorietà internazionale proprio perché i vini cileni sono ricchi, con profumi riconoscibili, e stanno conquistando il mercato estero grazie anche all'ottimo rapporto qualità prezzo. Gli americani ne vanno pazzi, e anche per questo motivo il Cile è scelto come meta privilegiata per tanti viaggi di nozze per chi si sposa negli States. Una vacanza enoturistica che si concentra sulla
Valle di Colchagua, che i cileni chiamano la
Ruta del vino: una zona di circa 30 km, uno scrigno baciato dal sole nel vero senso della parola, che racchiude la migliore produzione vinicola del paese.
Da Buenos Aires a Santiago - Ognuna delle cantine che si trovano in questo bacino ha decenni di storia e tradizione tramandate di padre in figlio, conservando cosi un patrimonio divenuto mondiale. Da non tralasciare anche la
Valle del Maipo e la Valle di Casablanca. Con Tuttaltromo(n)do si può scegliere di partire da
Buenos Aires, per toccare poi
Salta e Cafayate, una zona situata al nord dell’Argentina e molto rinomata per i suoi vigneti, per proseguire per
Mendoza e giungere infine a
Santiago del Cile. Le uve bianche coltivate in maggioranza in questi paesi sono
il Sauvignon Blanc, lo Chardonnay e il Sauvignon Vert, conosciuto come
Sauvignonnasse, mentre le uve a bacca rossa includono
il Merlot, il Carmenère, il Pais e il Cabernet Sauvignon.
Il favoloso Malbec - Quando si parla di Argentina viene subito in mente il
Malbec, un vitigno originario della Francia. Il Malbec argentino ha decisamente un altro profilo rispetto al gemello francese, ha tannini più soffici e vellutati ed è molto più denso e concentrato, con un aroma di frutta matura e prugna, un vino robusto che viene comunque consumato generalmente giovane. Altro vino bandiera della "Terra del Fuoco" è il
Torrontes, un vino bianco molto profumato, simile al
sauvignon blanc, che si può considerare autoctono dell'Argentina, anche se da ultime ricerche sembra possa essere stato portato qui da missionari spagnoli, centinaia di anni addietro.
E il delizioso Carmenére - La produzione del Cile viene raffigurata a pieno dal
Carmenère, parente del
Cabernet, è una delle originali sei varietà provenienti dalla zona del Bordeaux, da dove è scomparso da molti anni a causa della filossera. Rosso intenso, con forte aroma di frutta rossa, bacche e spezie, presenta dei tannini molto soffici e acquista complessità, presentando note di cioccolato, cuoio ed un sapore di fumo. Il Cile è inoltre un ottimo produttore di Cabernet Sauvignon, tra le sue massime espressioni troviamo "
Don Melchor" prodotto da uno dei colossi cileni
Concha Y Toro; questo delizioso vino ha ricevuto moltissimi riconoscimenti mondiali, ed ognuna delle sue annate viene considerata tra i top ten dei migliori vini del mondo.
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