Prepararsi al parto con consapevolezza è una scelta in grado di migliorare la relazione con noi stesse e ha conseguenze positive sul nascituro, perché aiuta a entrare nel momento con fiducia. Ecco le cose da non dimenticare se stai per diventare una neomamma.
CONSAPEVOLEZZA – Come spiega Giorgia Cozza, giornalista e autrice di libri come Bebè a costo zero, prepararsi a essere genitori non significa arredare la cameretta, o acquistare tutto ciò che riteniamo indispensabile per il neonato. O almeno, non solo. La maggior parte degli oggetti si rivelano inutili, perché un bambino appena nato ha bisogno di pochissime cose. Fondamentale, invece, è la preparazione psicologica. La consapevolezza ti rende più forte, sicura di te, centrata nel momento presente.
CORSI SI O NO – I corsi di preparazione al parto possono svolgere un ruolo utile, perché mettono in relazione con altre mamme. L'importante è vivere gli incontri come occasione di crescita, curiosità, stimolo positivo. Per questo è bene valutare con attenzione i corsi presenti nella propria città: alcuni oggi offrono anche una preparazione a livello emozionale, psicologico e spirituale. Regioni italiane come l'Emilia Romagna e le Marche risarciscono parzialmente le spese per il parto, da effettuarsi a casa propria o in una struttura come la casa maternità. Il vantaggio è che per tutta la gravidanza sarai seguita da due ostetriche, insieme a te dall'inizio fino al momento del parto.
TRAVAGLIO – Sentirsi accompagnata costituisce un supporto fondamentale, perché dà fiducia, favorisce il rilassamento, allontana la paura. No a persone facilmente in preda all'ansia. Che sia l'amica, una conoscente o la suocera, hai bisogno di avere intorno a te figure in grado di darti calma, presenza, positività. Anche a costo di chiamare la propria madre… solo a parto avvenuto! Nei mesi precedenti prepara una playlist con le canzoni che ami: secondo gli studi ascoltare la musica preferita ha effetto sulla percezione del dolore, aumenta la resistenza alla fatica e migliora l'umore.
EFFETTO RELAX – Discipline come yoga, stretching, training autogeno e rebirthing possono avere un ruolo positivo in fase di travaglio, perché aiutano a gestire il dolore. Di fondamentale importanza la respirazione: visualizza le onde del mare, immergiti in questo flusso a ondate senza contrastarlo. Lasciarsi andare costituisce un'esperienza di grande intensità, vivificante, perché il parto non è esclusivamente dolore: può essere vissuto come un viaggio, con emozione, fluidità, presenza.
ASCOLTA – Il ginecologo Frédérick Leboyer, che da anni si occupa del benessere delle future mamme, ha ideato un metodo basato su esercizi di vocalizzazione utili per l'armonia corpo-mente: il canto iniziatico, un'attività presente nelle società tradizionali, risulta efficace ai fini della respirazione profonda. In biblioteca o nelle librerie è possibile trovare molti libri e cd con ispirazioni utili per conquistare consapevolezza durante il travaglio, una fase di estrema delicatezza e intimità. Ascolta il tuo silenzio, se puoi trova un posto sereno dove attendere. Ecco la chiave per affrontare il parto come un momento di passaggio: sta per venire al mondo il tuo bambino, ma stai per nascere anche tu come madre. Combatti per il rispetto che meriti.