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Pediatra ha la tubercolosi, Asl Trieste: "Test per 3.490 bambini"

Le probabilità che qualcuno dei bambini abbia contratto la tubercolosi sono molto basse perché tutti i contatti sono stati nell'ordine di pochi minuti

SportMediaset

L'Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste ha deciso di richiamare, in via precauzionale, 3.490 bambini (600 dei quali sotto un anno di età) sottoposti a varie vaccinazioni: è stato infatti scoperto che una pediatra, incaricata proprio di vaccinare i bambini, è affetta da tubercolosi. I piccoli saranno sottoposti al test della tubercolina per verificare se sono entrati in contatto o meno con il germe della Tbc.

La pediatra affetta da tubercolosi, che è rimasta in servizio fino al 15 settembre, svolgeva la sua attivita', in regime di convenzione con la Asl, nei distretti Uno, Due e Tre di Trieste ed è tuttora ricoverata nel reparto Malattie Infettive dell'ospedale Maggiore di Trieste. Le sue condizioni non destano preoccupazione.

I bambini che saranno richiamati in via precauzionale per essere sottoposti ai test della tubercolina hanno da zero a sei anni e sono quelli che, a vario titolo e per essere sottoposti a vaccinazione, sono entrati in contatto con la pediatra ammalata. Per completare le verifiche saranno necessari tra due mesi e due mesi e mezzo.

Le probabilità che qualcuno dei bambini abbia contratto la tubercolosi sono molto basse perché tutti i contatti sono stati nell'ordine di pochi minuti, ben inferiore quindi alla media prevista per contrarre la tubercolosi, circa otto ore. Oltre al test, la profilassi consiste nella somministrazione di uno sciroppo e viene effettuato un controllo dopo 8 settimane. Se invece il test risultasse positivo i bambini verranno presi in carico dall'ospedale Burlo Garofano di Trieste per ulteriori accertamenti.

Il sindaco: adotteremo tutti i protocolli necessari - "Siamo in costante contatto con il Servizio Sanitario cittadino che sta adottando tutti i protocolli necessari. E' importante seguire le indicazioni che verranno date anche attraverso gli organi di informazione che invito alla massima attenzione e professionalità. Si dovrà anche individuare il ceppo di origine", dice il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza.

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