distrusse mausoleo timbuctu

Crimini di guerra, Cpi: Ahmad Al Mahdi Al Faqi condannato a 9 anni

L'ex capo della polizia islamica del gruppo Ansar Dine è stato giudicato colpevole per avere partecipato alla distruzione dei mausolei di Timbuctu nel 2012

Ahmad Al Mahdi Al Faqi, l'ex capo della polizia islamica del gruppo Ansar Dine giudicato colpevole di crimini di guerra dalla Cpi per avere partecipato alla distruzione dei mausolei a Timbuctu nel nord del Mali nel 2012, è stato condannato a nove anni di carcere. Lo riferisce la Bbc. Nel corso del procedimento, il primo del genere nella storia, l'uomo si era dichiarato colpevole.

La distruzione di nove mausolei e una moschea, costituenti patrimonio dell'umanità, è stato giudicato un crimine "di estrema gravità", ha reso noto il giudice Raul Pangalangan leggendo la sentenza e sottolineando che il giudizio è stato "unanime".

Timbuctu, la regina del deserto - La città "ferita a morte" dai terroristi di Ansar Dine è stata dichiarata dall'Unesco patrimonio mondiale dell'umanità nel 1988 e ha vissuto per mesi sotto la ferrea legge della sharia, imposta dagli integralisti che l'hanno conquistata nella primavera del 2012. Fondata tra l'XI e il XII secolo dai tuareg, l'antica capitale del regno dell'imperatore del Mali Kankou Moussa, deve il suo nome a una schiava berbera: Bunctù, che visse intorno al 1100 e svolse il compito di guardiana di un pozzo, situato proprio nel luogo dove poi sarebbe sorta la città. Dell'esistenza di Timbuctu si discute in Europa fino ai primi dell'Ottocento, poi René Caillié, esploratore francese travestito da nomade arabo, riesce a entrarvi nel 1828 e la consegna dal mito alla storia.