Le Good bank nate dai salvataggi di Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti, sarebbero vicine alla cessione. Lo scrive il presidente Roberto Nicastro in una lettera ai dipendenti degli istituti: "Dopo oltre 10 mesi di duro lavoro, crediamo di essere vicini al punto di svolta tanto atteso". La speranza, spiega Nicastro, è di firmare "uno o più accordi che oltre a soddisfare i vincoli europei, garantiscano cessioni nel segno della continuità".
"Ora, l'atteso ingresso in porto oltre a dover rispettare i vincoli fissati dalla Commissione Europea deve tenere in considerazione anche le richieste della Bce ai compratori", evidenziano il presidente e l'amministratore delegato Luciano Goffi.
"Possiamo finalmente annunciare l'avvio della procedura di indennizzi agli obbligazionisti inizialmente azzerati dopo l'applicazione del Bail-in." - si legge nella missiva inviata a 2600 lavoratori - "Un traguardo che non sarebbe stato possibile senza lo sforzo di tutti i colleghi che hanno lavorato senza sosta nel contesto della cooperazione raggiunta con le associazioni dei consumatori ufficiali e il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi''.
Adesso, sottolineano Nicastro e Goffi, è il momento di un ultimo fondamentale sforzo. ''Il lavoro che ci aspetta in questa ultima parte dell'anno sarà particolarmente importante perché ci permetterà di evidenziare al compratore tutti i punti di forza delle nostre quattro banche e garantire allo stesso tempo un passaggio di consegne il più rapido ed efficace possibile e soprattutto accelerare il loro pieno rilancio''. Secondo la lettera, gli istituti di credito in questione stanno ora procedendo verso il risanamento, con perdite ridotte rispetto alla situazione del 22 novembre 2015.