Milano Moda Donna: le tendenze dalle sfilate del weekend
Sulle passerelle meneghine del weekend per la P/E 2017 si servono fiabe, si mixano epoche e stili. E si brinda a un compleanno, il cinquantesimo di Bottega Veneta in presenza di Lauren Hutton
Milano Moda Donna, nel weekend prima della chiusura della fashion week, celebra i 50 anni di Bottega Veneta, vive una fiaba con Vivetta, esplora il mondo dell’utility wear con Marni. E non solo. Sulle passerelle sfila un lusso discreto insieme alla smania del momento di mixare epoche e stili. Si scorge il desiderio di restare bambini e di aggrapparsi ai loro sogni. Non manca l’esercizio creativo di qualche stilista che più di altri, non smette di sorprendere.
Bottega Veneta, in pedana con collezione maschile e femminile, brinda ai 50 anni di storia e ai 15 di direzione creativa di
Tomas Maier, con una meravigliosa
Lauren Hutton, attrice e modella 72enne, che sfila sul
catwalk dell’
Accademia di Brera al fianco della top model
Gigi Hadid. Fedele al lusso discreto ed elegante del marchio, la linea della prossima
Primavera/Estate, si veste di capi essenziali - a prima vista semplicissimi eppure densi dell'artigianalità che da sempre contraddistingue la
maison - tra cui spiccano binomi
basic camicia-pantalone per lui, giacca-gonna per lei,
tailleur in denim,
shift dress fiorati, gonne a ruota di ispirazione
Fifties.
Si vive invece una fiaba allo
show di
Vivetta che fa sfilare epoche e paesi diversi, costellati di magia, attraverso leziosi ricami, paesaggi orientali, sontuosi abiti che ricordano le antiche tappezzerie francesi, decori preziosi. L’atmosfera ha il sapore di un sogno fatto di lupi e fate, le ruches impreziosiscono i bordi degli abiti e le maniche. Non mancano strass e cristalli luminosi nè pizzi e broccati. Ai piedi? Stivaletti e
sneakers
Adidas Orignals, o in alternativa ballerine raso terra a punta tonda.
Da
Marni, poi, si va in esplorazione del mondo dell’
utility-wear, reso leggero, femminile ed equilibrato in un esercizio creativo non da tutti.
Consueto Castiglioni ci riesce. La stilista rielabora i capi da lavoro, dalle tute ai giubbotti, esaltandone i dettagli come tasche, volumi,
coulisse strategiche e maxi zip. Le giacche sono
over, gli abiti plissé si stringono in vita in modo pensato, le spalle sono segnate, talvolta si scoprono, le borse si portano sui fianchi come marsupi legati a maxi cinturoni.
Si vira verso l'essenzialità e il minimalismo, invece, guardando la sfilata da
Jil Sander.
Rodolfo Paglialunga per la prossima stagione calda, da un lato strizza l’occhio a futuristiche spalle XXL, a tubini scultura e a maniche lunghissime, dall’altro scava in archivio per ripescare e reinterpretare abiti midi, camicie androgine, completi sartoriali.
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