Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato a Stella San Giovanni (Savona), dove ha reso omaggio alla tomba di Sandro Pertini in occasione del 120mo anniversario della nascita dell'ex capo di Stato. Mattarella ha visitato la casa museo dove Pertini nacque; poi, a Savona, ha partecipato al seguito della commemorazione alla Fortezza del Priamar. "Rivalutò i simboli nazionali di un Paese consapevole del proprio destino europeo - ha detto Mattarella nel suo intervento - e aveva sempre in mente i giovani".
Nella casa-museo Mattarella ha osservato con interesse le molte foto che illustrano l'intensa vita di Sandro Pertini nella sua casa natale ora museo ed è rimasto colpito in modo particolare dal letto dove l'ex capo dello Stato si è spento. Lo ha raccontato Elisabetta Favetta, presidente dell'associazione Sandro Pertini, dopo aver accompagnato nella visita il Presidente della Repubblica, con il governatore ligure Giovanni Toti, lassessore regionale alla Cultura Ilaria Cavo e il sindaco di Stella Marina Lombardi.
"Il Presidente ha guardato volentieri anche le foto della prigionia a Regina Coeli ed è rimasto impressionato guardando il letto dove Pertini si è spento a Roma. Gli ho raccontato che Pertini lo aveva fatto fare a Genova, è un letto da marinaio, ma gli ricordava la prigionia", ha detto Favetta. "Pertini - ha aggiunto Favetta - diceva che anche le cose peggiori non bisogna dimenticarle perché aiutano a vincerle". Favetta ha anche raccontato che fu Carlo Azeglio Ciampi, all'epoca presidente della Repubblica durante una visita a Stella nel 2000, a prometterle di dare una mano per l'acquisto da parte della Regione della casa natale di Pertini che ora ospita il museo, impegno che venne mantenuto.
Il ricordo di Mattarella La "rivalutazione dei simboli nazionali, non come presidi di un'Italia separata, ma come elementi di identità di un Paese consapevole del proprio destino europeo, costuiscono un altro grande merito della presidenza Pertini". Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo intervento a Savona per celebrare i 120 anni dalla nascita di Sandro Pertini. "Una qualità - ha proseguito - che lo pone in diretto collegamento con un altro Presidente, Carlo Azeglio Ciampi, che alla riscoperta dei simboli nazionali e al valore dell'Italia in Europa, ha dedicato gran parte del proprio impegno pubblico. Ricordare anche lui oggi, accanto a Sandro Pertini, rappresenta un giusto tributo di riconoscenza". "L'immagine del Presidente Pertini che baciava la bandiera tricolore - ha aggiunto Mattarella - e che tornava a usare la parola Patria con il significato che ad essa davano i combattenti per la libertà e la democrazia, è diventata un'icona popolare".
Sandro Pertini "aveva sempre in mente i giovani. Erano oggetto della sua cura costante. Non c'è sincero impegno politico, non c'è funzione istituzionale, non c'è interpretazione della storia che non ci porti a pensare al domani. Il nostro domani sono loro, i giovani", ha aggiunto Mattarella. "Il testimone che passa dalla nostre mani tende a portare alla costruzione di un domani migliore - ha concluso. - Pertini si è servito del suo ruolo di Presidente della Repubblica anche per svolgere una funzione educativa, maieutica. E' sempre stata parte della sua idea nobile della politica".
Una strada o una piazza a Savona Il comune di Savona intitolerà una strada o una piazza a Sandro Pertini "affinché un giorno, la Città di Savona, possa avere memoria tangibile del suo nome e di ciò che esso rappresenta". Lo ha annunciato il sindaco Ilaria Caprioglio durante il saluto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Savona per commemorare l'ex capo dello Stato nel giorno del 120mo anniversario della nascita.
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— Quirinale Uff Stampa (@Quirinale) 25 settembre 2016