Orio al Serio, esce il primo rapporto sul B737 finito fuori pista
L'inchiesta aperta dall'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo segnala che per l'equipaggio era già il terzo viaggio quella notte
Il Boeing 737-400 che uscì di pista a Orio al Serio lo scorso 5 agosto, invece di toccare l’inizio della pista, ha proseguito a volare per due chilometri a circa dieci metri dall’asfalto, senza riuscire a rallentare. Quando alla fine ha toccato la pista, lo spazio residuo non ha consentito di fermarsi in tempo. Lo ha chiarito il primo rapporto dell'Ansv - l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo - che aveva avviato un'inchiesta subito dopo l'accaduto. Si tratta finora di un semplice rapporto preliminare, da cui emergono però elementi utili alle indagini. Tra le cause potrebbe esserci una raffica di vento improvvisa e violenta.
In termini tecnici il cargo il velivolo avrebbe "galleggiato" per 14 secondi a un'altezza tra i 6 e 9 metri, toccando terra quando mancavano solo 750 metri dalla fine della pista a una velocità di 290 chilometri all'ora.
L'incidente si era verificato alle 2.07 del mattino, mentre il cargo era in fase d'atterraggio. L'aereo, non riuscendo a frenare la sua corsa, aveva sfondato la recinzione dell'aeroporto, finendo su parte della strada. Fortunatamente, in quel momento non erano presenti vetture. L'Ansv precisa che non è ancora possibile stabilire responsabilità in merito all'accaduto, a causa della molteplicità dei fattori in gioco, ma segnala che l'equipaggio del cargo era già al terzo viaggio consecutivo quella notte.
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