E’ vero che si tratta del settore più colpito dalla crisi e che risalire la china sarà dura, tra l’altro le ultime rilevazioni dell’Istat segnalano nuovamente un calo della produzione delle costruzioni (in cui rientrano anche i tronchi stradali, va detto), ma è altrettanto vero che il mercato immobiliare in senso stretto sta crescendo notevolmente negli ultimi tempi.
Buoni risultati sono emersi, qualche giorno fa, dalla consueta analisi dell’Agenzia delle Entrate, che indica un aumento delle compravendite totali (quindi ad uso residenziale e non) del 21,8% nel secondo trimestre del 2016 sullo stesso periodo dello scorso anno.
Un buon andamento che ha interessato tanto le compravendite di immobili ad uso residenziale, per le quali è stato registrato un +22,9%, quanto quelle ad uso non residenziali, interessate invece da un +16,4%.
Un nuovo segnale incoraggiante giunge questa volta dalle analisi di Scenari Immobiliari. Le stime presentate nel corso del Forum, che si è tenuto a Santa Margherita Ligure, indicano una crescita delle compravendite residenziali del 14,6% per il 2016 e una crescita del fatturato del settore 3,6%, raggiungendo i livelli del 2010 a 121 miliardi di euro.
Anche le stime per il 2017 lasciano intravedere un consolidamento della ripresa del settore. Per il prossimo anno Scenari immobiliari prevede, infatti, una crescita delle compravendite dell’8% con un relativo aumento del fatturato pari al +5,1%.
A contribuire alla crescita delle compravendite, troviamo sostanzialmente tre fattori: il lieve allentamento del credit crunch (ovvero della stretta creditizia che ha interessato gli anni della crisi economica), il calo dei tassi di interesse sui mutui e il calo dei prezzi degli immobili. Dall’analisi emerge, per l’appunto, un calo dei prezzi dello 0,9%, un dato che, a partire deal 2017, secondo il report, dovrebbe invertire la rotta.