Un anno dopo l'isolamento

Monza, niente iscrizione a scuola per 16enne gay:fuori tempo massimo

Il giovane, omosessuale dichiarato, non potrà frequentare il terzo e ultimo anno di barman nell'Ente cattolico di formazione professionale. Le accuse dei genitori e la replica dell'istituto

Un anno fa gli fu impedito di seguire le lezioni in aula per una foto in atteggiamenti intimi con un amico, oggi non può mettere piede a scuola. "Volevamo i moduli per formalizzare l'iscrizione al terzo anno del corso di barman - racconta il padre del giovane omosessuale a Il Corriere della Sera - ma ogni volta una scusa, finché ci è stato detto che il preside dell'Ente cattolico di formazione professionale, l'Ecfop di Monza, non voleva nostro figlio". La replica: "Non si è iscritto in tempo, nessuna discriminazione".

Il caso Dopo la bufera del settembre 2015, quando il ragazzo, a seguito della diffusione via social di una foto dello stesso ripreso nudo dalla cintola in su in compagnia di un amico, fu lasciato in corridoio durante le lezioni "per la sua tutela", come sosteneva la scuola, un nuovo gesto di discriminazione nei suoi confronti, per via del suo orientamento sessuale, sembra essere messo in atto. "La sua classe - continua il padre al Corriere - oggi conta 18 alunni, l'anno scorso erano in 25, quindi posto per mio figlio c'è".

La replica della scuola "Vogliamo precisare che il ragazzo non è iscritto al nuovo anno perché non ha presentato domanda di iscrizione al 'Terzo corso sala bar' entro i tempi stabiliti". Lo ha comunicato l'Ente cattolico per la formazione professionale di Monza. In merito a una possibile discriminazione nei confronti del giovane, che secondo la famiglia non sarebbe riuscito a iscriversi in tempo per il tergiversare della direzione scolastica, l'Ecfop ha replicato che "il nostro ente non ha mai messo in atto alcuna discriminazione in quanto accoglie ragazzi di ogni nazionalità e religione e si è sempre adoperato per l'inclusione e l'integrazione".