IN CHIUSURA DELLA SUA CONVENTION

Parisi: "No a un'Europa stagnante, costruire un futuro per l'Italia"

Alla sua convention milanese, l'esponente di Forza Italia auspica che Bruxelles pensi al nostro futuro e lancia un appello al centrodestra: uniti rispettando le diversità

"Dobbiamo costruire una nuova speranza per il nostro Paese e misurarci con l'Italia dei prossimi 30 anni, non di domani". Stefano Parisi lo ha detto chiudendo la convention a Milano. "Non possiamo andare a Ventotene a cercare il nostro futuro - ha aggiunto -. Diciamo no a un'Europa stagnante che non pensa al nostro futuro". E, riferendosi ai contrasti con Salvini: "Agli altri del centrodestra diciamo: uniti si vince ma rispettando le diversità".

"Renzi è un pericolo per la nostra economia" - L'esponente milanese di Forza Italia ha poi lanciato una stoccata contro il premier dicendo che "Renzi non è un pericolo per la democrazia ma per lo sviluppo dell'economia. Non c'è un rischio di colpo di Stato ma di morte del Paese che è molto più grave. Non si deve delegittimare l'avversario ma combattere con idee e proposte".

"Sui migranti sinistra ipocrita" - Accuse poi sono arrivate alla sinistra sul fronte migrazione, "un tema molto serio - ha detto Parisi -, che non va trattato con slogan ma nemmeno con l'ipocrisia come fa una certa sinistra elitaria. Ma avete visto poi cosa è successo a Capalbio. 'Lì siamo colti, non è che possiamo prendere degli eritrei'". E ha concluso: "Se l'Italia va in Europa con il cappello in mano, la sua credibilità diventa pari a zero. Se vogliamo cambiare l'atteggiamento dell'Europa dobbiamo far capire che l'immigrazione è un problema grosso di tutta l'Europa e dobbiamo prendere un'iniziativa politica".