CONTINUA L'INDAGINE

Delitto di Seriate: ricostruite le ultime ore di vita della vittima

Nuovo e lungo interrogatorio al primogenito della donna, Paolo Tizzani, e a sua moglie

Un lungo interrogatorio quello che ha coinvolto Paolo Tizzani, primogenito di Gianna del Gaudio, la 63enne uccisa con una coltellata al collo la notte tra il 26 e il 27 agosto nella sua villetta di Seriate, in provincia di Bergamo. Presenti anche la moglie, Elena Foresti, e il padre Antonio, unico indagato per l'omicidio. Nell'interrogatorio si è cercato di ricostruire le ultime ore della vita di Gianna e di indagare sui suoi rapporti con il marito.

Secondo le dichiarazioni del marito, la notte dell'omicidio l'ex professoressa di liceo avrebbe cenato con lui e con alcuni ospiti. Una volta rimasti soli, l'uomo sarebbe andato a buttare la spazzatura e avrebbe sentito le urla. A quanto sostiene Tizzani, a colpirla non è stato lui, ma un uomo incappucciato che lui stesso avrebbe visto fuggire in giardino prima di rientrare in casa e trovare la moglie in terra senza vita. Il marito della vittima non aveva tracce di sangue nei vestiti. Ha dichiarato di non essersi neanche avvicinato al corpo perchè sconvolto dall'accaduto.

L'indagine Gli investigatori sono convinti che Tizzani picchiasse la moglie. I referti medici, infatti, parlano di lesioni, che sarebbero compatibili con percosse. Era già capitato che Gianna avesse dei lividi, ma diceva sempre di aver avuto un incidente domestico.

Nei giorni scorsi era stato interrogato anche l'altro figlio. Intanto, si cerca ancora l'arma del delitto e una collana che la donna portava sempre con se e che sembra sparita nel nulla.