"Intra" è il nuovo progetto discografico di Cristina Meschia: un album, tra folk e jazz, tra l'italiano e il dialetto piemontese. L'album raccoglie dodici tracce in cui la cantautrice mette in musica e arrangia, insieme a Riccardo Zegna, poesie popolari, canti eseguiti da cori, nelle osterie e nelle valli del suo territorio (Cristina Meschia è originaria del Verbano Cusio Ossola), attraverso un lungo lavoro di ricerca delle tradizioni storiche, di testimonianze e memorie, di recupero di spartiti e libretti con i vecchi brani.
Tra gli ospiti dell'album il contrabbassista Luca Alemanno, il batterista Nicola Angelucci, il contrabbassista Gabriele Evangelista, il chitarrista Alessandro Di Virgilio, il flautista Dario Terzuolo, il sassofonista Jacopo Albini, il quartetto d'archi Aether Quartet e il cantautore Federico Sirianni.
Perché hai deciso di usare il dialetto?
Usare il dialetto è normale, lo parlo da quando ero piccola in casa, potermi esprimere attraverso il dialetto è stato come tornare alle origini, dopo aver vissuto in diverse di città: da Torino a Cuneo a Roma, il dialetto è rimasto nella memoria.Realizzando "Intra" per la prima volta ho sentito la mia voce sincera e vera, vorrei continuare a lavorare su questo filone musicale e culturale e con questo repertorio. Cantare in dialetto mi ha trasmesso una sensibilità maggiore e inaspettata.
Per "mettere in campo" un progetto articolato come il vostro serve grande complicità...
"Intra" nasce dall'amicizia con Riccardo Zegna; l'intento era quello di prendere non musicisti a caso, ma funzionali alla visione musica che ho in mente, facendo esprimere ognuno di loro secondo la propria sensibilità, dal momento che vengono dalle realtà più diverse da jazz alla classica, al pop. Avevamo voglia di mettere insieme queste diverse provenienze, dando vita ad un disco tra jazz e folk. Non sono una persona collocabile, frequento diversi ambienti in ambito musicale, mi piace conoscere i vari colori della vita e della musica il disco è il prodotto della mia personalità.
"La Chitarrina" ha un testo allusivo, ma divertente...
E' il primo brano che abbiamo fatto e nel paese dove vivo, in provincia di Savona tutti la cantano, l'abbiamo voluta inserire un brano che ha il doppio senso la chitarrina come metafora dell'organo sessuale femminile, che tratta la sessualità in maniera molto disincantata anche se tutto il disco esprime le diverse parti della mia personalità. In "Intra" ho usato si il dialetto, ma anche l'italiano.
Nei prossimi mesi ci saranno molte opportunità per ascoltarvi dal vivo?
Saremo il 17 settembre alla bottega Epoque di Stresa; il 23 settembre a Evolvo Libri (Gravellona Toce) con Mirko Zullo; il 25 settembre alla libreria altroQuando di Roma; il 30 settembre a La Rusnenta (Torino); il 7 ottobre alla Libreria Alberti di Intra; Il 14 ottobre saremo alla Chiesa di S. Maurizio di Intra con Riccardo Zegna al pianoforte. "Intra" è coprodotto da Cristina Meschia con Riccardo Zegna che ne ha curato anche gli arrangiamenti.