Quali sono le cose per cui oggi ti senti grata? Secondo uno studio scientifico riportato dal The New York Times è sufficiente farsi questa domanda per attivare un cambiamento a livello celebrale. Gratitudine: una filosofia antica oggi portata alla ribalta dalle neuroscienze, che confermano il suo ruolo positivo, in grado di migliorare la qualità della vita, nonché lo stato di salute della persona. Ecco come iniziare a portarla nella nostra vita.
DIARIO DELLA GRATITUDINE – Basta cinque minuti ogni giorno e un quaderno dove annotare i pensieri. Chi e cosa senti di poter ringraziare oggi? Assunta Corbo, giornalista e mamma, ha fondato il suo blog sul cambiamento che è possibile generare nel mondo grazie alle notizie positive. Nel libro Dire, fare… ringraziare (Do it human Editori) spiega come la gratitudine abbia profondamente a che fare con l'atteggiamento con cui affrontiamo la vita.
IMPARIAMO A DIRE GRAZIE – Le giornate spesso non sono esenti da imprevisti e talvolta l'umore può essere seriamente messo alla prova, eppure vedere nero rischia di… farci vedere ancora più nero! Secondo l'American Psychological Association la capacità di risolvere i problemi e affrontare la vita con elasticità, dando risalto ai fattori positivi, ha effetti benefici sul sonno, la gestione delle emozioni e la resistenza alla fatica, tanto da incidere sulla salute del cuore.
STOP! – Uno degli esercizi di consapevolezza previsti dalla meditazione mindfulness prevede una sveglia da far suonare ogni tanto nell'arco della giornata. Si tratta semplicemente di uno stop di qualche secondo per ri-svegliarsi e portare l'attenzione verso se stessi. Fermati. Che cosa stai facendo? Senti il tuo respiro, ascolta il battito del cuore. Mentalmente fissa le immagini di ciò che nella giornata ti ha fatto sorridere. Ti darà la carica.
EMOZIONATI – Dalle ultime ricerche eseguite nell'ambito delle neuroscienze emerge che le emozioni positive influiscono sul cervello, attivando i circuiti cerebrali della ricompensa. Lo stress è funzionale all'elaborazione di una soluzione solo quando si tratta di un periodo limitato: l'essere umano non è fatto per vivere nell'ansia e nella preoccupazione costante. L'etimologia relativa alla parola preoccupazione (prevenire, pre-avanti occupazione) ci ricorda che quando siamo preoccupati il nostro pensiero corre verso il futuro, angosciante, o il passato, spesso appesantito dai sensi di colpa.
QUI E ORA – Essere grati è avere il coraggio di stare nel presente: dare la precedenza a tutto ciò che ancora ci lega alla vita hic et nunc, come scrivevano i latini, nel qui e ora del presente, l'unica dimensione in cui viviamo realmente. Per affrontare gli eventi negativi senza perdere di vista la speranza, coltivando un atteggiamento resiliente e aperto alla vita.