DOPO LE RICHIESTE DEL GOVERNO LOCALE

Libia, missione italiana pronta a partire per Misurata

Il piano, vagliato dopo le richieste di supporto del governo libico, prevede l'installazione di un ospedale da campo nella città

Duecento paracadutisti della Folgore e cento operatori sanitari, tra medici e infermieri. Sono i numeri della missione italiana pronta a partire per Misurata, in Libia. La decisione del governo, che sarà presentata alle Commissioni Esteri e Difesa delle Camere, risponde alle richieste di aiuto dell'esecutivo libico impegnato nella lotta all'Isis. Il piano prevede l'installazione di un ospedale da campo nella zona dell'aeroporto della città.

L'area è quella dove si trovano le forze speciali americane, inglesi e italiane già impegnate nella lotta allo Stato Islamico. Il nuovo contingente costruirà l'ospedale e ne garantirà protezione. La missione rientra nel quadro di quelle umanitarie e militari già coperte dall'Onu; nonostante ciò, visti i risvolti politici e di sicurezza che potrebbe avere, il premier Renzi ha chiesto di ottenere il via libera parlamentare.

La richiesta di un aiuto medico, scrive Repubblica anticipando la notizia, è arrivata dal vice-premier Ahmed Maitig ed è stata poi ufficializzata ad agosto al sottosegretario agli Esteri, Enzo Amendola. Il comando italiano ha ultimato le ricognizioni nelle scorse settimane.

"Come governo abbiamo accolto la richiesta del governo di Tripoli appoggiato dall'Onu di inviare un ospedale militare, che ovviamente avrà le sue protezioni", ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Quanto ai 200 parà, il ministro ha spiegato che "questi saranno aspetti tecnici che saranno illustrati soprattutto dal ministro della Difesa, martedì in Parlamento".