Solo 2.000 gli accertamenti eseguiti

Lotta all'evasione, Italia maglia nera:impegnati 550 Comuni su 8mila

L'allarme arriva dalla Cgia di Mestre: nel 2015 sono stati poco meno di 2.000 gli accertamenti eseguiti, ma è aumentato il gettito nelle casse locali

Solo il 7% delle amministrazioni locali si è attivato, secondo dati elaborati dalla Cgia di Mestre, nella lotta all'evasione fiscale. Su poco più di 8.000 Comuni italiani, infatti, solo 550 hanno dato origine a un'azione collaborativa con il Fisco. Inoltre, i municipi impegnati sul campo hanno diminuito il numero degli accertamenti sui tributi erariali (Irpef, Irap, Iva...), scesi dai 3.455 del 2012 ai 1.970 del 2015. Ma è aumentato il gettito.

Diminuiscono i controlli ma aumenta il gettito Se il picco massimo degli accertamenti è stato ottenuto nel 2012 (con 3.455 controlli), nel 2013 il dato è sceso a 2.916, nel 2014 a 2.701 e nel 2015 a 1.970. Ma le somme recuperate agli evasori, comunque, sono in deciso aumento. Nel 2011 i Comuni hanno ricevuto 2,9 milioni, nel 2012 sono stati sfiorati gli 11 milioni, nel 2013 oltre 17,7 milioni e nel 2014 (ultimo dato disponibile) quota 21,7 milioni di euro.

"La crescita del gettito è aumentata perché è stata incrementata l'aliquota riconosciuta dal legislatore ai Comuni sulle maggiori entrate tributarie recuperate dall'accertamento a cui hanno collaborato - segnala il coordinatore della Cgia Paolo Zabeo - in quanto originariamente la quota riconosciuta ai sindaci era del 30%, nel 2010 è stata innalzata al 33% e nel 2011 al 50%. Infine, per gli anni dal 2012 al 2017 è stata elevata al 100%".

Tuttavia, proseguono dalla Cgia, ad aver sfruttato questa opportunità sono stati prevalentemente i sindaci dell'Emilia Romagna e della Lombardia. Nel 2014, ad esempio, gli enti locali di queste due regioni hanno assicurato oltre i 2/3 dell'intero incasso recuperato dai Comuni a livello nazionale.