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Gigi D'Alessio non ci sta e ribatte alle critiche sui debiti

Il cantante scrive un messaggio indirizzato al Corriere della Sera, nella quale ridimensiona l'entità delle sue difficoltà economiche Nasce l'hashtag # iostocongigi sui social network

"L’ingiusto sciacallaggio mediatico che sto subendo, è dovuto al fatto di essere stato accompagnato in investimenti sbagliati e a mutui contratti con istituto di credito. Vorrei ricordare che i mutui vengono erogati solo se c’è l’acquisto di un bene, con lo stesso a garanzia del dovuto. Ma non per questo chiunque lo faccia viene crocefisso come accaduto a me". E' questo uno dei passaggi della lettera scritta da Gigi D'Alessio e indirizzata al Corriere della Sera, in seguito alle polemiche dalla notizia dei debiti del cantante. D'Alessio sulla sua pagina Facebook ha così voluto ringraziare i sostenitori e correggere il tiro rispetto all'entità delle sue difficoltà economiche.

"Ho creato lavoro" A proposito del "buco" finanziario (stimato in circa 25 milioni di euro), l'artista ha poi ribadito che questo sarebbe "di gran lunga inferiore a quanto riportato, e sottolineo di essermi assunto l’onere di voler assolvere a tali responsabilità". "A quelli che mi attaccano deridendomi, vorrei ricordare che il lavoro è creato dall'impresa, ed io pur esponendomi ai rischi che ciò comporta, ho comunque creato lavoro per tante persone nell'indotto delle mie attività", prosegue la lettera.

#iostocongigi D'Alessio poi ha ringraziato chi lo ha sostenuto negli ultimi giorni, nei quali le voci della sua situazione debitoria si sono sprecate. Sui social network infatti sono centinaia i fan che hanno postato messaggi di solidarietà e appoggio al cantante; dalle fan page ai singoli profili, l'hashtag #iostocongigi è stato tra i più utilizzati sul web dopo la pubblicazione della lettera.

Alla festa del Pd Il compositore inoltre ha inoltre partecipato, sabato sera, alla Festa dell'Unità di Torino, alla quale era stato invitato prima delle notizie dei suoi debiti. L'invito era poi stato revocato, dando vita ad un battibecco a distanza tra D'Alessio e la direzione democratica cittadina. Il senatore Stefano Esposito aveva poi chiuso la querelle con un tweet, nel quale ribadiva la validità dell'invito. "Ho pensato non fosse giusto avere rispetto per una sola persona, e non averne per tanti altri", il messaggio del compositore prima di partire per il Piemonte.