un ingegnere brasiliano

La storia di Marcilio, "miracolato" da Madre Teresa

La sua guarigione ha sancito ufficilamente l'iter per la santificazione della suora albanese

Affetto da idrocefalia acuta e ascessi cerebrali, pronto per essere operato e poi miracolosamente guarito. E' la storia di Marcilio Haddad Andrino, un ingegnere brasiliano la cui testimonianza, riconosciuta dal tribunale per le cause dei santi, è stata decisiva per la santificazione della religiosa albanese, morta nel 1997.

Nel 2008 i medici, data la situazione molto grave, decidono di provare a operare Marcilio. Qualche giorno prima dell'intervento il parroco regala a lui e alla moglie Fernanda una reliquia di Madre Teresa. I due pregano incessantemente e la moglie, la sera prima dell'operazione, strofina la reliquia sulla testa del marito, proprio nei punti in cui c'erano gli ascessi. Il giorno dopo, uscito dalla sala operatoria, l'uomo ha raccontato di essersi svegliato all'improvviso e di non avere più mal di testa. "Sentivo una grande pace dentro me", ha detto, "ma non capivo nemmeno cosa stesse succedendo".

In realtà i medici non l'hanno mai operato. Non è stato necessario. Marcilio è uscito dalla sala operatorio praticamente sano, gli ascessi si erano ridotti del 70%. Dopo tre giorni l'uomo ha rifatto altri esami e non si vedevano più nemmeno le cicatrici degli ascessi. Ad attenderlo la mgolie Fernanda, che ha chiosato: "Quando ho visto mio marito seduto, che parlava, ho capito subito che Madre Teresa lo aveva guarito".