ACCOGLIENZA TIEPIDA

Venezia 73, il giovane Papa di Sorrentino non scalda la stampa

Accoglienza tiepida per la prima proiezione della serie tv girata dal regista premio Oscar

Poco entusiamo per la prima proiezione di "The Young Pope", la serie tv girata da Paolo Sorrentino con Jude Law nei panni di un Papa giovane e contraddittorio. Alla Mostra del cinema di Venezia, l'anteprima stampa dei primi due episodi ha suscitato reazioni tiepide, con un piccolo accenno di applauso.

Fuori la sala le prime reazioni dei giornalisti sono state contrastanti: spiazzante, originale, provocatorio, disturbante, sono alcuni degli aggettivi usati nei commenti a caldo. Nei primi due episodi nel cast spicca Silvio Orlando, un segretario di Stato diabolico, ultratifoso del Napoli. Sabato sera la premiere in Sala Grande, fuori concorso.

Sorrentino: "Il mio Papa, verosimile nel futuro" - Il Pio XIII di "The Young Pope" "è un Papa diametralmente opposto all'esistente, ma è nell'ordine delle cose che il successore di Bergoglio possa essere un pontefice più conservatore". Lo dice Paolo Sorrentino nella conferenza stampa a Venezia. "Insomma secondo me è illusorio che la Chiesa abbia avuto un cambiamento con Papa Francesco - continua il regista -. Il mio Papa potrebbe risultare in futuro molto verosimile"

Intanto venerdì il regista ha ricevuto il Premio Siae per l'innovazione creativa. "Sono molto contento di tornare alla Mostra di Venezia, come regista c'era stato una volta sola per 'L'uomo in più' e poi ero venuto da ragazzo, come studente di cinema, facevo le levatacce, come penso facciano i ragazzi qui anche oggi, alle sette di mattina, per vedere i film. Avevo già ricevuto il Premio Siae nel 2008 con Matteo Garrone, non so se era anche quello per l'innovazione, forse era per essere tradizionale - ha scherzato -. Sono molto felice, non so se è un riconoscimento meritato. Mi piace sempre ricevere i premi, è una delle mie attività preferite".