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Nasa, ecco le prime immagini di Giove

L'obiettivo è quello di studiare la dinamica, la chimica e la struttura interna del pianeta rosso

Ecco le prime immagini ravvicinate di Giove: sono state catturate dalla sonda Juno della Nasa, e ritraggono le aurore del pianeta. Sono immagini mozzafiato e parlano italiano: sono state infatti ottenute grazie allo strumento italiano Jiram (Jovian InfraRed Auroral Mapper) durante il primo passaggio radente al pianeta, avvenuto il 27 agosto.

Il primo flyby ravvicinato è, infatti, avvenuto con successo ed è stata la prima volta che Juno si è trovata così prossima a Giove da quando è entrata nella sua orbita. Il passaggio radente del 27 agosto è il capofila di manovre analoghe, ben 35, programmate per tutto il corso della missione, la cui vita operativa avrà termine a febbraio 2018.

Volteggiando ad un velocità di oltre 200mila chilometri orari, la sonda ha puntato sul quinto pianeta del Sistema Solare il suo set di strumenti scientifici ed ha iniziato a raccogliere preziose informazioni che da lunedì a giovedì tutto il team scientifico di Juno ha analizzato a San Antonio in Texas per avviare le prime analisi comparate e correlate dei dati provenienti dai vari strumenti della sonda.

"Jiram", spiega Alberto Adriani ricercatore dell’INAF e PI dello strumento, "guarda sotto la pelle di Giove dandoci immagini ravvicinate del pianeta nell’infrarosso. Queste prime immagini dei poli nord e sud di Giove ci stanno rivelando aree calde e fredde del pianeta che non sono mai state osservate prima. Nonostante avessimo saputo che le prime immagini infrarosse del polo sud avrebbero rivelato l’aurora meridionale del pianeta, siamo stati affascinati nel vederla per la prima volta. Nessun altro strumento, sia da terra che dallo spazio, è mai stato in grado prima d’ora di osservare l'aurora australe nel modo come la vediamo in questa immagine. Vediamo un’aurora molto luminosa e strutturata. L'alto livello di dettaglio delle immagini ci potrà dire di più sulla sua morfologia e la sua dinamica".