sulle cime dolomitiche

Val di Fiemme, tra installazioni d'arte contemporanea e pascoli: al Parco RespirArt cinque nuove opere

Il percorso nel Trentino si è arricchito in estate con i lavori di architetti e designer internazionali

© ufficio-stampa

Sedici installazioni d’arte, lungo un percorso ad anello lungo tre chilometri tra i 2.000 e i 2.200 metri di altitudine. Si tratta del Parco d’arte RespirArt, uno dei più alti al mondo, a Pampeago, in Val di Fiemme, nel Trentino. Parco che si è arricchito in estate di cinque nuove opere, in occasione dell'ottava Manifestazione d’arte Contemporanea nella Natura RespirArt. Sulle cime dolomitiche ecco i lavori di architetti e designer internazionali.

Il Parco d’arte RespirArt, curato da Beatrice Calamari e Marco Nones, in collaborazione con il fotografo Eugenio Del Pero, tra pascoli e le guglie del Latemar propone ogni anno nuove opere, mentre altre si "trasformano" grazie ai cambiamenti della natura e delle condizioni climatiche. Nel mese di luglio hanno trovato spazio cinque nuove installazioni d’arte, create durante la RespirArt 2016.

L’architetto e designer polacca Dorota Koziara ha realizzato un’installazione intitolata “Harmonia”, con legno e canapa, raffigurante due corpi protesi versi l’alto nell’atto di ricevere l’energia delle Dolomiti.
L’artista tedesco Thorsten Schütt ha issato un “Guerriero di pace delle Dolomiti”, in legno di larice, che raffigura una sentinella dell’equilibrio del paesaggio locale.
Il trentino Luca Prosser ha creato l’installazione “Vedo non vedo”. L’opera in ferro, acciaio inox e corten, rappresenta uno sguardo sulla bellezza naturalistica.
L’artista trentino Giampaolo Osele ha dedicato un lavoro (“C’era una volta il mare”) al gruppo del Latemar, emerso dal le acque milioni di anni fa.
Fra i contributi, anche quello di un gruppo di disabili ospiti di Nuova Casa Serena dell’Anffas Trentino Onlus, che ha creato un intreccio di radici.

Le nuove opere vanno così ad aggiungersi a quelle già realizzate da artisti internazionali, come “Il giardino di Danae” di Hidetoshi Nagasawa; oppure le installazioni di Olga Ziemska e Gordon Dick. Alcuni dei componimenti sono visibili anche durante l’inverno, dalla pista da sci Agnello dello Ski Center Latemar.