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"Vatileaks 2", monsignor Vallejo Balda arrestato dopo la condanna

Imputato per la fuga di notizie e documenti riservati dalla Santa Sede, il "corvo" si trova nella cella della Gendarmeria del Vaticano

La sentenza pronunciata il 7 luglio dal Tribunale vaticano al termine del processo "Vatileaks 2" per la fuga di notizie e di documenti riservati dalla Santa Sede è diventata esecutiva. Il 22 agosto, trascorsi i 45 giorni previsti affinché la condanna passasse in giudicato, l'imputato spagnolo monsignor Lucio Vallejo Balda, condannato a 18 mesi di reclusione, è stato quindi arrestato. Ora è detenuto in Vaticano, nella cella della Gendarmeria.

Il 7 luglio, al termine di un processo durato 21 udienze nell'arco di sette mesi e mezzo, il Tribunale vaticano aveva condannato, rispettivamente a 18 e dieci mesi di reclusione, i due "corvi", mons. Lucio Vallejo Balda e Francesca Immacolata Chaouqui, entrambi ex componenti della Commissione Cosea sulle finanze vaticane.

Per la Chaouqui la pena è stata sospesa per cinque anni. Assolto con formula piena, invece, il loro ex collaboratore Nicola Maio. Prosciolti infine per "difetto di giurisdizione" del Tribunale d'Oltretevere i due giornalisti Gianluigi Nuzzi e Emiliano Fittipaldi, autori dei bestseller "Via Crucis" e "Avarizia", che secondo le accuse avevano avuto i documenti riservati.

Nessuno degli imputati ha proposto appello contro la sentenza. Così ha fatto anche l'Ufficio del promotore di giustizia. Trascorsi 45 giorni, quindi, la sentenza è passata in giudicato, diventando esecutiva. Mons. Vallejo, già segretario della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede, arrestato il primo novembre dello scorso anno nell'ambito dell'inchiesta e negli ultimi tempi in stato di semilibertà, è stato quindi arrestato, lunedì 22 agosto, ai fini della pena residua ancora da scontare. Le motivazioni della sentenza saranno depositate prossimamente.

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