"Mai nella vita dimenticherò le urla delle persone intrappolate sotto le macerie, tra cui un bambino". Inizia così il racconto dell'appuntato Romolo Matteis, in servizio alla Stazione dei carabinieri di Ascoli Piceno, uno tra i primissimi soccoritori a raggiungere le zone terremotate la notte del 24 agosto. Il militare è divenuto un simbolo della tragedia dopo che una sua foto, che lo ritrae stremato durante la fase dei soccorsi, ha fatto il giro della Rete.
"Sono arrivato sul posto ed era ancora buio", racconta, "ma già si capiva che il paese era completamente distrutto". Con la voce rotta dalla commozione continua: "Appena arrivati un uomo ci ha indicato il punto esatto in cui si trovava il figlio. Io e il mio collega ci siamo messi a scavare a mani nude, senza alcun attrezzo, e siamo riusciti a salvarlo. E' stata un'emozione toccante".