"C'è una ricostruzione da coordinare e avverrà nel modo più trasparente possibile e sarà verificabile online". Così il premier Matteo Renzi parlando del sisma che ha colpito il Centro Italia. "Entro fine settimana - ha quindi aggiunto - sarà nominato il commissario per la ricostruzione". Rientrata la protesta dei cittadini di Amatrice dopo che i funerali, programmati per martedì a Rieti, sono stati spostati nel comune sabatino. I morti salgono a 292.
Protezione civile: "I morti salgono a 292, circa 2.900 gli assistiti" - Con i due corpi estratti ad Amatrice, sono salite a 292 le vittime accertate del terremoto. Lo ha riferito il capo della Dicomac della Protezione civile, Titti Postiglione. Nel dettaglio i morti sono 231 ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 50 ad Arquata del Tronto. Assistite nelle tende circa 2.900 persone, mentre sui dispersi la Protezione civile non rilascia cifre e conferma i dieci indicati dal sindaco di Amatrice.
Il suolo di Accumoli è slittato di 16 centimetri - Nella zona di Accumoli il suolo si è spostato lateralmente di 16 centimetri. E' quanto emerge dai dati dei satelliti Sentinel 1A e Sentinel 1B, che fanno parte del programma Copernicus dell'Agenzia spaziale europea (Esa), analizzati dall'Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell'Ambiente del Cnr. Il nuovo movimento osservato si somma all'abbassamento del suolo di 20 centimetri, rilevato domenica nella stessa aerea colpita dal terremoto del 24 agosto.
La protesta per i funerali - Dopo l'iniziale decisione di celebrare i funerali ad Amatrice, la prefettura aveva disposto che la cerimonia fosse organizzata all'aeroporto Ciuffelli di Rieti, dove si trovano attualmente anche una parte delle salme. Una decisione che ha scatenato la dura reazione dei terremotati nella tendopoli allestita al campo di Amatrice: "Noi a Rieti non ci veniamo. Deve venire Rieti da noi, non andare noi da loro". "Io a Rieti non vado - aggiunge don Fabio Gammarota, parroco di una delle frazioni di Amatrice messe in ginocchio dal terremoto -, celebrerò qui, non dobbiamo andare da nessuna parte".
Dopo le proteste portate avanti dagli sfollati nelle tendopoli, Matteo Renzi ha annunciato via Twitter che "i funerali delle vittime del #terremoto si terranno ad Amatrice come chiedono il sindaco e la comunità locale. E come è giusto!". La cerimonia sarà dunque martedì alle 18. Sarà inoltre giornata di lutto nazionale con l'esposizione delle bandiere italiana ed europea a mezz'asta sugli edifici pubblici dell'intero territorio nazionale.
Ue: "Ok flessibilità su costi, ma a breve termine" - Intanto Dall'Unione europea arriva i "sì" alla flessibilità per le misure di ricostruzione post sisma ma "a breve termine", per cui le attuali regole prevedono già la loro esclusione dal calcolo del deficit. Lo ha riferito una portavoce della Commissione Ue. La procedurta era già stata messa in atto per i terremoti di Abruzzo ed Emilia-Romagna.
Nelle e-news, il presidente del Consiglio afferma che sarà verificabile "ogni centesimo di aiuto a cominciare da quelli inviati via sms dagli italiani al numero della protezione civile (Sms al numero 45500, ancora attivo per chi vuole dare una mano). Ma soprattutto dovremo tenere viva la presenza delle comunità sul territorio. I luoghi hanno un'anima, non sono semplicemente dei borghi da cartolina".
Le tre fasi del dopo sisma - Renzi divide la reazione al sisma dell'Italia centrale in tre fasi: "L'emergenza, la ricostruzione, la prevenzione. Tre fasi diverse, tre cantieri diversi, tre responsabilità diverse, ma l'impegno comune di far vedere il volto migliore dell'Italia". "Lo dobbiamo a chi è stato ucciso dal terremoto e ai loro cari - prosegue -. Lo dobbiamo ai superstiti che hanno il diritto di tornare a vivere. Lo dobbiamo ai nostri figli perché l'immenso patrimonio italiano non è nostro. Non ce lo hanno dato in eredità i nostri genitori, ma ci è consegnato in prestito per i nostri figli. Dobbiamo essere all'altezza di questa responsabilità".
"Chi ruba sugli appalti è uno sciacallo" - Dopo aver annunciato per la fine della settimana la nomina di un commissario per la ricostruzione, Renzi ha aggiunto: "Sono sciacalli quelli che rubano nelle case ma lo sono forse di più quelli che rubano sugli appalti". Il premier ha quindi sottolineato come, grazie all'ausilio dell'Autorità nazionale anti corruzione, sarà effettuato "un controllo serrato, centimetro per centimetro" sui fondi destinati alla ricostruzione. "Non faremo sconti a nessuno".
"L'Italia è una famiglia colpita, ma sa come reagire" - "In queste ore l'Italia è una famiglia colpita", aggiunge il premier. "Le storie che Amatrice, Accumoli, Arquata, Pescara del Tronto ci consegnano - aggiunge - sono storie di disperazione e di morte. Non basterà una vita ad asciugare le lacrime di quella mamma che ha perso il marito e i figli. Di quei genitori che non abbracceranno più la loro piccola creatura. Di quella bambina salvata dalla sorellina più grande a prezzo della vita. Di quel ragazzo rimasto orfano che il prossimo anno farà l'esame di maturità senza avere più i genitori a casa cui raccontare come è andata la versione". "Però - scrive Renzi - in questi casi l'Italia sa come fare a reagire".
"Proporrò a forze politiche collaborazione post sisma" - Il presidente del Consiglio avanza poi l'intenzione di un intervento sul piano post sisma che sia condiviso con tutte le forze politiche. "In Casa Italia - spiega Renzi - immagino di inserire non solo i provvedimenti per l'adeguamento antisismico ma anche gli investimenti che stiamo facendo e che continueremo a fare sulle scuole, sulle periferie, sul dissesto idrogeologico, sulle bonifiche e sui depuratori, sulle strade e sulle ferrovie, sulle dighe, sulle case popolari, sugli impianti sportivi e la banda larga, sulle manutenzioni, sui beni culturali e sui simboli della nostra comunità".
"Protezione civile efficace e tempestiva" - "La gestione dell'emergenza da parte della Protezione Civile è stata efficace e tempestiva", si legge ancora nelle e-news. "Ci sono 238 persone che sono state strappate dalle macerie dalla professionalità dei Vigili del Fuoco e dei soccorritori: un numero impressionante". "Le colonne mobili di donne e uomini con la divisa o volontari - sottolinea il premier - ha immediatamente circondato i luoghi del sisma con un abbraccio concreto, operativo, immediato. Gli amministratori di comuni e regioni stanno lavorando dal primo minuto con dedizione e pazienza. Siamo orgogliosi di questa reazione. Siamo fieri di questo meraviglioso popolo italiano".