Il sisma del 24 agosto ha distrutto i territori a cavallo di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo. Tra le strutture danneggiate anche tantissimi allevamenti. Decine gli animali domestici morti sotto le macerie, così come quelli presenti nelle oltre mille aziende agricole della zona. Ad Amatrice il 90% delle stalle sono danneggiate in un territorio dove vivono 2800 pecore e 3000 mucche che ora hanno bisogno di un riparo ma sono anche necessari per sopravvivere acqua potabile, mangimi, generatori di corrente, refrigeratori, carrelli per la mungitura, pali e filo elettrificato per le recinzioni.
Non solo stalle ma anche fienili e casolari sono lesionati o distrutti con gli allevatori che non li possono abbandonare e c'è bisogno di roulotte e tende per stare vicini agli animali che - fa presente la Coldiretti - devono mangiare tutti i giorni e le mucche vanno munte due volte al giorno. Ma si temono anche - precisa la Coldiretti - furti e abigeato nelle campagne isolate dove più difficile è l'attività di controllo della forza pubblica. Grave è anche il problema della conservazione del latte con l'energia elettrica in tilt e le frane e smottamenti e strade rurali distrutte che impediscono la consegna con migliaia di litri che sono stati buttati in una situazione in cui - continua la Coldiretti - la produzione è calata anche a causa dello stress provocato negli animali dalle scosse continue.
"Ammontano a milioni di euro i danni provocati dal sisma nelle campagne dove è necessario far ripartire l'attività in un territorio a prevalente economia agricola", ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che "si tratta di una risorsa imprescindibile per contrastare lo spopolamento e l'abbandono e dare un futuro alla popolazione. A sostegno della solidarietà tra agricoltori sul territorio con l'impiego di trattori e ruspe aziendali, la Coldiretti ha attivato una Unità di crisi per aiutare le aziende agricole colpite con la collaborazione dell'Associazione Italiana Allevatori (AIA) ma anche il cibo garantire l'alimentazione degli animali con l'aiuto dei Consorzi Agrari d'Italia (CAI). Per consentire ad agricoltori, cittadini, strutture economiche e cooperative lungo tutta la Penisola di collaborare in questa azione di solidarietà è stato aperto uno specifico conto corrente denominato "COLDIRETTI PRO-TERREMOTATI" dove indirizzare la raccolta di fondi.