Renzi: "La Ue non è finita con la Brexit, scriviamo il futuro"
Assieme ad Angela Merkel e François Hollande il premier, a bordo della portaerei Garibaldi, parla anche dell'emergenza migranti e delle misure per rilanciare l'economia. Tre parole d'ordine: giovani, cultura e digitale
"Molti hanno pensato che dopo la Brexit l'Ue fosse finita. Non è così: abbiamo voglia di scrivere il futuro". Lo ha detto il premier Matteo Renzi parlando dalla portaerei Garibaldi, a largo di Ventotene, con Angela Merkel e Francois Hollande. "Lavoreremo per una maggiore integrazione nel settore della difesa e dell'intelligence. Ma anche su questioni economiche, di misure forti per la crescita e investimenti di qualità", ha poi aggiunto.
La questione migranti - Renzi ha quindi parlato dell'emergenza migranti, spiegando che "ad oggi sono arrivati 102mila migranti sulle coste italiane, l'anno scorso erano 105mila al 20 di agosto. Con Angela e François pensiamo si possa fare di più come Ue per bloccare le partenze e aiutare chi ha davvero bisogno". Il premier ha quindi sostenuto che "è doveroso salvare chi rischia la vita in acqua. E' una questione di civiltà, sono i nostri valori".
E un'Europa più unita sui migranti è ciò che chiede anche la Merkel: "La Germania ha cambiato la propria posizione" sulla gestione. "Per tanti anni siamo stati contrari all'europeizzazione di questo tema, adesso invece vogliamo più cooperazione europea". Per il cancelliere tedesco, però, "la guardia costiera da sola non può controllare i confini marittimi, dobbiamo fare ancora molto. La cooperazione con la Turchia sui migranti è giusta, altrimenti non possiamo vincere la lotta con gli scafisti".
Sulla stessa linea anche Hollande, secondo il quale "spetta all'Europa proteggersi ma anche accogliere chi è spinto all'esilio mettendo spesso a rischio la propria vita". Per il presidente francese, però, per affrontare la crisi dei migranti "c'è anche lo sviluppo. Desideriamo quindi che nei confronti dell'Africa l'Ue sia più presente. I nostri Paesi devono dare l'esempio attraverso meccanismi di finanziamento, soprattutto nei confronti del Paesi del Sahel che sono maggiormente toccati dall'emigrazione".
La vergogna Aleppo - Hollande ha quindi spiegato che "il dramma di Aleppo un giorno sarà la vergogna della comunità internazionale se non facciamo qualcosa".
Il futuro europeo - Il presidente francese è quindi tornato a parlare del futuro dell'Ue, spiegando che "abbiamo voluto ritrovarci qui per preparare il vertice di Bratislava e per dare nuovo impulso all'Europa". E per il futuro "vogliamo ampliare il programma Erasmus, consentire maggiore mobilità alla gente, gli europei devono conoscersi meglio. E poi più investimenti in cultura. Dobbiamo dare risposte ai giovani. Questo è il significato di questa riunione. Noi non vogliamo decidere per gli altri ma dobbiamo noi in primo luogo impegnarci per portare l'Europa nel futuro. Abbiamo questa responsabilità e ce la assumiamo".
Una posizione con la quale è d'accordo anche Renzi, che spiega di aver voglia, assieme ai due leader francese e tedesco, "di scrivere una pagina di futuro", e per questo insieme lavoreranno per una "maggiore integrazione" nel settore della Difesa e dell'intelligence. Ma anche in questioni economiche, in misure forti per la crescita e per investimenti di qualità".
E anche per Angela Merkel bisogna affrontare il problema dei "posti di lavoro, il tema della crescita, come dare futuro e lavoro alle persone. "L'Europa è venuta da momenti bui ed è diventata una realtà. Questo è il messaggio. Oggi noi dobbiamo garantire un'Europa sicura e vivere secondo i nostri principi".
Le tre parole d'ordine: giovani, cultura e digitale - Durante la cena a bordo della portaerei, Renzi ha messo sul piatto tre macro-temi: la garanzia giovani, da rendere più efficace e il servizio civile europeo; il tema della cultura; e gli investimenti nel digitale e nella ricerca.
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