MEA CULPA

Usa 2016, Trump si scusa per aver usato "parole sbagliate"

I sondaggi lo danno in profondo rosso: il tycoon accantona la sua consueta spavalderia e tenta di smorzare i toni con gli elettori

Donald Trump, per la prima volta, si scusa con gli elettori per aver usato parole offensive. Durante un comizio, il candidato repubblicano alla Casa Bianca ha detto che "si rammarica" se qualche volta "non ha usato le parole giuste". Intanto si è dimesso il manager della campagna del tycoon, Paul Manafort. Il suo ruolo era stato già ridimensionato di recente nell'ambito di un nuovo rimpasto effettuato da Trump.

Manafort è caduto sotto il peso di quei sospetti che lo vedono imbrigliato in attività di lobbying a Washington per conto di dirigenti ucraini filo-russi con contatti diretti e prolungati nel tempo, anche con l'ex presidente Viktor Yanukovic, su cui già incombe una possibile inchiesta. La sua uscita di scena è il risultato del secondo 'rimpasto' tra i più stretti collaboratori di Trump annunciato nei giorni scorsi in risposta al campanello d'allarme lanciato dai sondaggi, al momento tutti in profondo rosso. Una doccia gelata che sembra ammettere come il caos nell'entourage del tycoon sia una costante, a volte giusto temporaneamente tenuta a bada, ma che sembra riesplodere ad ogni piè sospinto.

Il timore che va espandendosi ormai a macchia d'olio è che Trump stia rischiando non solo di sprecare la possibilità per il Grand Old Party di riprendersi la Casa Bianca ma anche di far perdere ai repubblicani il controllo del Congresso di cui godono al momento. Per questo in extremis il tycoon cede e si scusa per i toni usati fin qui. Il candidato repubblicano mette per una volta da parte la consueta spavalderia e, per la prima volta dalla sua discesa in campo, si scusa con gli elettori per aver usato parole "sbagliate" che possano essere risultate "offensive".