In pieno dibattito sullalegittimità del divieto del "burkini" sulle spiagge francesicompare sui media occidentali la notizia di un'altra imposizioneche riguarda il "mostrarsi" del corpo della donna, stavolta inun Paese a maggioranza musulmana quale l'Egitto. Ben ottoconduttrici sono state infatti sospese dalla tv di stato Ertu(Egyptian Radio and Television Union) perché "troppo grasse":potranno tornare al lavoro solo quando avranno perso peso, anchese nel frattempo saranno ugualmente retribuite.
A riferire con tempismo la notizia la Bbc, che riporta anche l'immagine di una delle presentatrici sospese: la bella e giunonica Khadija Khattab, lunghi capelli biondi scoperti e accollata camicetta rosa. La presentatrice avrebbe protestato con un altro giornale, Al-Yawm al-Sabi, dicendo che dovrebbe essere il pubblico a giudicare se lei è effettivamente "grassa" e merita che le sia impedito di lavorare.
"Decisione viola la Costituzione" - La vicenda è stata condannata dal Centro per l'orientamento e la consapevolezza giuridica delle donne, secondo il quale il caso "viola la Costituzione" ed è una forma di violenza contro le donne. La Carta fondamentale varata nel 2014 impegna lo Stato a "raggiungere l'eguaglianza tra donne e uomini in tutti i diritti civili, politici, economici, sociali e culturali" ed a proteggerla da qualunque forma di violenza.
La decisione prese dalla presidente del canale - Ma nonostante le critiche giunte da più parti, con attiviste che hanno parlato di discriminazione di genere, l'emittente ha fatto sapere che non ritirerà la sua decisione. A prenderla era stata la presidente di Ertu Safaa Hegazy, ex conduttrice assegnata all'incarico nell'aprile scorso: secondo Egyptian Streets anche a lei, dopo 17 anni in quel ruolo, era stato proibito di mostrarsi in video nell'ambito di un piano di rinnovamento che escludeva il sovrappeso.