Virus Zika, studio rivela: può danneggiare cellule cerebrali adulte
In particolare, ad essere a rischio sono i neuroni coinvolti nelle facoltà di apprendimento e della memoria
L'infezione causata dal virus Zika può danneggiare anche le cellule cerebrali adulte, e non solo quelle fetali. Lo rivela uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Stem Cell. In particolare, ad essere a rischio sono i neuroni coinvolti nelle facoltà di apprendimento e della memoria, o meglio le cellule staminali che periodicamente li sostituiscono; il virus infatti ha i suoi maggiori effetti proprio sulle staminali.
Questa particolarità, nel feto si traduce nella possibilità di microcefalia alla nascita, mentre negli adulti l'effetto può essere ritardato ma comunque potenzialmente grave: di fatto, i neuroni che muoiono non vengono sostituiti o molto più raramente.
Nello studio condotto sui topi infatti la produzione di cellule staminali cerebrali in due particolari aree del cervello è diminuita da quattro a dieci volte: non è ancora chiaro tuttavia per quale motivo queste popolazioni di staminali sono particolarmente vulnerabili al virus.
Fino ad ora le autorità sanitarie si sono concentrate sul rischio rappresentato dall'infezione per le donne in stato di gravidanza; un legame fra il virus e la sindrome di Guillain-Barré, una grave malattia neurologica, è stato accertato ma senza che le cause siano state chiarite.
In quest'ultimo caso gli effetti potrebbero essere legati alla vulnerabilità delle staminali cerebrali, ma lo studio sottolinea comunque che lo studio sui topi potrebbe non riflettere del tutto il meccanismo di infezione del virus nell'uomo.
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