Siria, l'inviato Onu sospende la task force umanitaria
"Tutto quello che sentiamo dalla Siria è solo combattimenti, bombardamenti", afferma l'uomo delle Nazioni Unite
Staffan de Mistura, inviato speciale dell'Onu per la Siria, ha annunciato di avere sospeso l'attività della sua task force umanitaria affermando che i continui combattimenti ostacolano gli aiuti ai civili. De Mistura è tornato a chiedere una tregua di almeno 48 ore, in particolare ad Aleppo. Richiesta che Mosca sarebbe "pronta a sostenere", già dalla settimana prossima.
L'inviato speciale dell'Onu ha detto che ha in programma di riconvocare la settimana prossima a Ginevra la task force per gli aiuti umanitari.
"Tutto quello che sentiamo dalla Siria - ha affermato visibilmente irritato - è solo combattimenti, bombardamenti, offensive, controffensive, razzi, napalm, cloro, cecchini, barili bomba, attentatori suicidi. E in un mese non un singolo convoglio umanitario ha potuto raggiungere le aree assediate". Quindi ha rilanciato l'appello per "una tregua di 48 ore ad Aleppo, per iniziare... noi siamo pronti".
La task force umanitaria è stata creata dai 23 Paesi membri del Gruppo internazionale di supporto alla Siria.
Mosca pronta a sostenere una tregua di 48 ore per garantire gli aiuti - Dopo la richiesta Onu, la Russia si è detta pronta a sostenere la proposta di una tregua di 48 ore su base settimanale ad Aleppo, per consentire l'invio di aiuti umanitari nella città siriana assediata. Lo ha reso noto il generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo. Si dovrebbe iniziare la prossima settimana.
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