Da metà settembre 2016, il gruppo automobilistico BMW diventerà il quarto operatore nell'area metropolitana milanese ad offrire un servizio di car sharing. La scelta di BMW non è stata casuale.
Secondo i più recenti dati dell'ANIASA, l'Associazione nazionale industria dell'autonoleggio e servizi automobilistici di Confindustria, il capoluogo lombardo è la città italiana dove il servizio di car sharing è più presente e soprattutto più utilizzato, con 323mila utenti e 1.900 veicoli, seguito da Roma (226mila utenti e 1.200 veicoli) e Torino (54mila utenti e 810 veicoli).
Gli ultimi anni sono stati particolarmente positivi per il car sharing. L'ANIASA osserva che dall'estate del 2013 ad oggi il comparto è cresciuto parecchio sia dal lato dell'offerta – rispetto al passato, i clienti hanno a disposizione diverse tipologie di automobili (tradizionali, elettriche e ibride) e di scooter – che della domanda.
L'interesse degli italiani è verso il car sharing è cresciuto con il tempo, del resto: secondo una stima del CENSIS, il 4% della popolazione (circa due milioni di persone) se ne serve. ANIASA sottolinea che le percorrenze sono rimaste in linea con i dati registrati durante il 2014: un noleggio dura mediamente 24 minuti, per una spesa media di 7 euro a viaggio.
Il car sharing dovrebbe crescere ancora, almeno stando alle stime elaborate da AlixPartners. Secondo cui nel 2020 tra Europa e Stati Uniti saranno circa 12 milioni i cittadini che si rivolgeranno al car sharing (otto milioni in Europa e quattro milioni negli States).
La crescita del car sharing è dovuta principalmente ad un aspetto economico – il noleggio dell'auto permette all'utente di non comprarne una, evitando così le spese per l'acquisto e la manutenzione del veicolo –, che viene indicato dalla maggioranza degli utenti intervistati da AlixPartners (56%) come il motivo principale alla base della scelta di servirsi del car sharing.