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Veneto Banca:ex a.d. Consoli ai domiciliari,sequestrati beni 1,8 mln

I reati contestati sono aggiotaggio e ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza

La guardia di finanza ha arrestato l'ex a.d. di Veneto Banca, Vincenzo Consoli, messo poi ai domiciliari. Compiute perquisizioni nei confronti di 14 indagati. I reati contestati sono aggiotaggio e ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza. Sequestrato un immobile sempre di Consoli del valore di 1,8 milioni di euro. I provvedimenti, eseguiti da un centinaio di finanzieri, sono stati emessi dalla procura di Roma.

L`indagine, diretta dalla Procura di Roma, ha fatto luce su plurime condotte di ostacolo ai danni di Bankitalia e Consob. In particolare sono contestate una serie di operazioni (cosiddette "baciate") in virtù delle quali era la stessa banca a finanziare importanti clienti perché gli stessi acquistassero azioni del medesimo istituto di credito. Sono state anche eseguite perquisizioni domiciliari nei riguardi di 14 indagati.

"Parcheggi" temporanei di titoli - Tale sistema di acquisto di titoli prevedeva anche l'"arruolamento" di compiacenti investitori, disponibili a intestarsi temporaneamente ingenti quote di obbligazioni subordinate, sollevando la banca dall'onere di detrarne il controvalore dal patrimonio di vigilanza, come invece prescritto dalla Banca d'Italia. Anche in questi casi si trattava, in pratica, di veri e propri "parcheggi" temporanei di titoli che, in realtà, rientravano nella titolarità dell`emittente, Veneto Banca.

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