Ultimatum sui visti, Germania: "Non ci faremo ricattare da Ankara"
Il vice cancelliere tedesco Sigmar Gabriel: "Se ci sarà liberalizzazione dei visti dipende esclusivamente dalla Turchia"
"In nessun caso la Germania o l'Europa devono farsi ricattare dalla Turchia". Lo ha detto il vice cancelliere tedesco, Sigmar Gabriel, riferendosi alla minaccia di Ankara. Il governo turco vuole mettere in discussione il patto con l'Ue sui migranti se Bruxelles non fornirà, entro ottobre, una data certa per la liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi. "Dipende esclusivamente dalla Turchia", ha aggiunto.
Nessuna modifica alla liberalizzazione dei visti - La Commissione Ue ha ribadito di non voler cambiare i criteri della roadmap per la liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi, perché questa "dipende dal fatto che
Ankara soddisfi tutti e 72 i requisiti imposti da Bruxelles, come le modifiche alla legge antiterrorismo". Lo ha spiegato Mina Andreeva, portavoce dell'esecutivo comunitario, aggiungendo che "il presidente Juncker ha espresso molto chiaramente che la liberalizzazione dei visti deve soddisfare i requisiti".
"Turchia cambi la sua legge antiterrorismo" - "Per quanto riguarda la modifica della legislazione antiterrorismo turca, il presidente Juncker - ha continuato la portavoce - ha detto chiaramente che questo è un requisito che non possiamo cambiare; ma siamo chiari: l'intenzione della Commissione non è mai stata quella di ridurre la capacità di combattere il terrorismo in modo efficace. Al contrario, il processo di liberalizzazione dei visti cerca di allineare la legislazione turca con quella dell'Ue in molti campi, compresa la lotta al terrorismo. Su questo è dal 2013 lavoriamo con autorità turche per assicurare un elemento di proporzionalità".
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