Amici e parenti si preparano a dire addio ad Anna Marchesini, morta a 62 anni dopo una lunga malattia. Le esequie si terrano in forma strettamente privata ad Orvieto, nella cattedrale della città vecchia, intorno alle 16. Ieri sera il collega e amico Massimo Lopez da Anacapri le ha dedicato un concerto-spettacolo: "Lo dedico ad Anna. Lei ci ha insegnato che ci si deve divertire anche in momenti non semplici. Per questo mi sento ancora più carico".
E' stata dedicata alla Marchesini, prematuramente scomparsa, la serata di ieri intitolata "Sing & Swing" che ha visto protagonista ad Anacapri Massimo Lopez. Un concerto-spettacolo organizzato nell'ambito della 14esima edizione del festival "Dal barocco al jazz".
"Bisogna essere sempre allegri. Dedico lo spettacolo ad Anna, che ieri ci ha lasciati" le parole di Lopez in apertura dello show "Lei ci ha insegnato che bisogna far sempre spettacolo, si deve far ridere, ci si deve divertire anche in momenti non semplici. Per questo mi sento ancora piu' carico".
Straordinaria attrice comica, la Marchesini era diventata famosa negli anni 80 in trio con Massimo Lopez e Tullio Solenghi. L'apice della carriera arrivò nel 1990, con la rappresentazione parodistica dei "Promessi sposi". In questo contesto si guadagnò un ruolo preminente grazie alla sua personalità e duttilità, che declinerà poi in personaggi diventati icone di comicità. Dalla Lollobrigida alla moglie "cecata" di Galeazzi (la signorina Carlo) fino ad arrivare alla sessuologa e alla "Bella Figheira" delle telenovelas sudamericane.
Una volta sciolto il trio e ritiratasi a vita privata a causa della malattia, Anna non si è arresa declinando il suo talento in un nuovo campo: quello della scrittura. Negli ultimi anni aveva pubblicato alcune raccolte di racconti, l'ultima delle quali è stata "Moscerine". La sua ultima apparizione televisiva era stata a "Che tempo che fa", da Fabio Fazio.
Le ultime volontà dell'attrice affidate al suo sito Le sue ultime volontà l'attrice le ha affidate ad un messaggio pubblicato postumo sul suo sito ufficiale, in cui chiede che le sue ceneri vengano conservate all'interno dell'Accademia d'arte drammatica Silvio D'Amico, a Roma.
"Ho già adocchiato una vetrinetta in sala riunioni con un piccolo cofanetto verde di porcellana, credo. Ritengo sia ideale per contenere le mie ceneri" si legge "E' una aspirazione che piano piano troverò il coraggio di far uscire alla luce. Che detto di un mucchietto di ceneri non è appropriato. Posso tentare.... e se mi ribocciano? E se poi l'Accademia trasloca? E se durante il trasloco il cofanetto verde si rompe? No eh! Essere spazzata via dall'Accademia no mai più!".