APPROVATO IL PIANO DI SALVATAGGIO

Mps, via libera dalla Bce al piano su aumento capitale e sofferenze

Francoforte benedice il maxi-piano disalvataggio del Monte Paschi di Siena e il Cda guidato daFabrizio Viola lo approva

Via libera della Bce al piano di salvataggio di JpMorgan e Mediobanca per il Monte dei Paschi di Siena. Lo riferiscono fonti finanziarie. Confermato l'aumento di capitale da 5 miliardi e la vendita di oltre 9 miliardi di sofferenze nette tramite cartolarizzazione a cui parteciperà il fondo Atlante.

Bocciato il piano di Passera e Ubs - Dopo una maratona al vertice, durata quasi dieci ore, la banca ha potuto finalmente varare l'operazione di messa in sicurezza dell'istituto targata JpMorgan e Mediobanca. Un via libera non scontato se si pensa anche al clamoroso piano alternativo presentato al fotofinish da Corrado Passera e Ubs ma che alla fine è stato bocciato dal Cda di Siena, senza neanche permettere all'ex ministro di presentarlo personalmente come peraltro era atteso alla vigilia.

Il piano prevede maxi-cartolarizzazione e la dismissione di sofferenze per 27,7 miliardi - Si chiude così, quindi, l'estenuante trattativa tra Siena, Roma, Bruxelles e Francoforte per avviare la dismissione di 27,7 miliardi di sofferenze lorde del Montepaschi (su un totale di 47 miliardi) con un prezzo medio del 33% del valore nominale dei prestiti. L'operazione avverrà tramite una maxi-cartolarizzazione a cui parteciperà il fondo Atlante bis che dovrebbe raccogliere fino a 5 miliardi di euro entro l'8 agosto. Inoltre, il trasferimento degli Npl sarà affiancato da un prestito ponte che tamponerà le perdite della banca fino al varo dell'aumento di capitale da 5 miliardi di euro atteso entro fine anno.

La sopresa dei conti, primo semestre chiuso con un utile di 302 milioni - Tra le altre sorprese della giornata anche i conti. La banca ha annunciato infatti di aver chiuso il semestre con un utile netto sopra le attese del mercato a 302 milioni. Il risultato ha beneficiato soprattutto del "provento fiscale di 134 milioni di euro, relativo al trattamento fiscale di talune componenti reddituali connesse all'operazione Alexandria contabilizzato nel secondo trimestre". Inoltre, nel corso dei sei mesi si è ridotta di 1,5 miliardi l'esposizione sui crediti deteriorati lordi. Nel secondo trimestre il calo è stato di 1,9 miliardi grazie alle dinamiche della gestione del credito che confermano il positivo trend dei precedenti trimestri.