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Disoccupazione giovanile ai minimi dal 2012, ma quella generale sale

Nel secondo trimestre del 2016 l'Istat registra "un consistente aumento degli occupati": +0,6%, pari a 145mila unità

Il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e 24 anni è sceso a giugno al 36,5% (-0,3%). Lo rende noto l'Istat, secondo cui si tratta del livello più basso dall'ottobre del 2012 a oggi. Risale invece il tasso di disoccupazione generale che, aumentando dello 0,1%, raggiunge quota 11,6%. L'aumento è attribuibile alla componente maschile (+2%) mentre si registra un lieve calo per quella femminile (-0,3%).

Nel secondo trimestre 145mila posti di lavoro in più - Nel secondo trimestre del 2016 l'Istat registra "un consistente aumento degli occupati": +0,6%, pari a 145mila unità in più rispetto al primo trimestre, con segnali di crescita diffusi sia per genere sia per posizione professionale e carattere dell'occupazione.

A giugno +71mila occupati su mese, +329mila anno - Gli occupati a giugno 2016 sono 71mila in più (+0,3%) rispetto al mese precedente e 329mila rispetto a giugno 2015. Prosegue così la tendenza positiva già registrata nei tre mesi precedenti. La crescita mensile riguarda soprattutto gli indipendenti (+78mila sul mese, +83mila sull'anno), mentre restano sostanzialmente invariati i dipendenti permanenti (-4mila sul mese, +207mila sull'anno).

264mila occupati sono over 50 - L'aumento degli occupati negli ultimi dodici mesi riguarda prevalentemente i lavoratori più anziani. Su 329mila occupati in più a giugno rispetto all'anno precedente, 264mila hanno 50 e più anni. L'Istat rileva che sono in aumento anche i lavoratori più giovani, con meno di 35 anni (175mila in più), mentre continuano le difficoltà per la fascia di età intermedia. Tra i 35 e i 39 anni gli occupati si riducono in un anno di 111 mila unità.

Renzi: +599mila posti da febbraio 2014 grazie al Jobs Act - "Fatti, non parole. Da febbraio 2014 a oggi, l'Istat certifica più 599mila posti di lavoro. Sono storie, vite, persone. Questo è il #jobsact". Lo scrive il premier Matteo Renzi su Twitter.

Fatti, non parole. Da febbraio 2014 a oggi, ISTAT certifica più 599MILA posti di lavoro. Sono storie, vite, persone. Questo è il #jobsact— Matteo Renzi (@matteorenzi) 29 luglio 2016

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