Oltre 200 mila posizioni di lavoro rimaste vacanti nei soli Stati Uniti. Competenze preziose come rilevamento delle intrusioni e mitigazione degli attacchi sembrano non attrarre i giovani informatici. Nonostante l’ampia offerta – e il bisogno di combattere il terrorismo anche sulla rete – in paesi come Francia, Germania e Regno Unito nessuno vuole lavorare nel settore della sicurezza online. A rivelarlo è uno studio della Intel Security Group in collaborazione col Center for Strategic and International Studies (Csis).
La modernissima rete di software usata dall’Isis. La polemica sull’utilizzo dei braccialetti elettronici in Francia dopo l’attentato nella chiesa di Rouen. Le continue intrusioni di hacker nei sistemi informatici di governi, istituzioni ed enti. Tre ragioni che dovrebbero fare della cyber security il settore di lavoro più ambito, ma che invece sembrano non rappresentare granché agli occhi dei giovani programmatori.
Secondo la ricerca, che è stata svolta interrogando i responsabili informatici di varie aziende, il 76% degli intervistati ritiene che i governi non investano abbastanza nei corsi di formazione. Inoltre, la mancanza di personale specializzato in cyber sicurezza è stata registrata in tutti i paesi coinvolti nell’indagine, ovvero Stati Uniti, Francia, Germania, Regno Unito, Israele, Giappone, Messico e Australia. Ma c’è di più: la maggior parte ammette gravi lacune di competenza, con un 71% che imputa a questo fattore la responsabilità diretta di danni alle imprese.
Dalla stessa indagine emerge che solo negli Usa le scrivanie vuote sono centinaia di migliaia. Numeri impressionanti che spiegano – ma di certo non giustificano - lo scarso appeal rappresentato dal settore: gli intervistati prevedono in media che tra oggi e il 2020 il 15% delle posizioni di sicurezza informatica nelle loro aziende rimarrà scoperto.
Necessità di investire di più sui corsi di formazione, buste paga più generose oppure semplice disinteresse? Difficile stabilire cosa ci sia alla base di questa carenza di personale specializzato, un enorme gap che, purtroppo, sembra essere destinato a durare. E' paradossale dirlo, ma in un momento dove virus e hacker minacciano la privacy di tutti e dove il terrorismo usa la rete per organizzare i suoi attacchi, un clic in più potrebbe davvero fare la differenza. E, forse, salvare vite umane.