ha scritto al presidente della repubblica

Padova, il marocchino Fouad: denunciai mio fratello, sono minacciato

Il 43enne residente a Monselice (Padova) denunciò Adil Bamaarouf che voleva "far saltare Roma". Ha contro alcuni islamici e rischia di rimanere senza casa: l'appello a Mattarella

Denunciò il fratello perché dopo aver perso il lavoro si avvicinò all'Isis e lo fece espellere dall'Italia. Ora il marocchino Fouad Bamaarouf è nei guai: una parte della comunità islamica lo ritiene un traditore e lo minaccia, mentre a Monselice (Padova) dove vive nessuno vuole più affittargli casa. E' la paradossale vicenda della quale è protagonista questo 43enne che ha chiesto aiuto anche al Presidente Mattarella. Mentre il fratello estremista, Adil, 37 anni, che odiava gli italiani e voleva "far esplodere Roma", potrebbe essere ovunque, anche in Siria.

Fouad dopo aver denunciato ai carabinieri i comportamenti da estremista del fratello Adil e a seguito della sua espulsione aveva ricevuto la visita di un sedicente emissario della comunità islamica che gli chiedeva di ritrattare. "Mi hanno offerto soldi e una casa - racconta - se in un video avessi scagionato Adil. Non lo feci, mio fratello, a seguito di indagini, fu espulso in Marocco e da allora sono stato isolato e continuo a ricevere minacce".

Inoltre, la visibilità negativa scaturita dal caso, ha avuto come effetto il fatto che Fouad, con un contratto d'affitto in scadenza, non riesca più a trovare una casa. Da qui l'appello al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: "Aiutatemi, non ho fatto niente di male".