Troppo traffico, troppo inquinamento, un'invasione di turisti. E così, ogni estate, ritorna la voglia di realizzare un progetto: niente auto sui passi dolomitici e chiudere le strade di montagna ai mezzi a motore. A rilanciare quest'idea è Reinhold Messner. Per il re degli ottomila metri, bloccare per 5 o 6 ore al giorno, nei mesi di luglio e agosto, il transito alle vetture sul Pordoi, sul Sella, sul Gardena e sul Falzarego servirebbe a rilanciare il turismo in bicicletta. Un'iniziativa utile anche per il benessere e per l'economia.
Il numero dei cicloturisti è in continuo aumento, in Trentino Alto Adige arrivano ormai da tutto il mondo e sono quasi sempre disposti a fermarsi per giorni e a spendere molto. L'idea del grande alpinista potrebbe essere realmente attuata adesso che alle province autonome è stata garantita dal Governo la piena autonomia sulla gestione delle strade.
Dunque non più solo un manipolo di ambientalisti o di nostalgici dei tempi che furono: sembra più vicina o almeno possibile, la scelta che farebbe felici ciclisti e camminatori, con la chiusura a tempo dei passi o l'introduzione di un pedaggio, e che concederebbe nuovi silenzi e tranquilltà alle montagne.