Usa, Biden: "Pandemia sfida mondiale, dall'economia segnali di ripresa ma c'è molto da fare"
Il presidente americano, che annuncia già di voler correre per la rielezione nel 2024, parla della lotta al Covid: "L'obiettivo è somministrare 200 milioni di dosi di vaccino nei primi 100 giorni del mio mandato"
"L'obiettivo è quello di somministrare 200 milioni di dosi di vaccino anti-Covid nei primi 100 giorni del mio mandato. So che è ambizioso, ma possiamo farcela". Lo ha detto, nel corso della prima conferenza stampa dall'insediamento, il presidente Usa, Joe Biden. Nonostante l'emergenza legata alla pandemia, sul fronte economico ci sono "segnali di speranza" ma, ha precisato, "c'è ancora molto lavoro da fare".
Stime di crescita - Secondo Biden, molti osservatori hanno "rivisto al rialzo le stime di crescita per quest'anno, indicando una crescita superiore al 6%. Ci sono però troppi americani ancora senza lavoro, c'è molto lavoro ancora da fare", ha detto nel corso della sua prima conferenza stampa da quando si è insediato alla Casa Bianca.
Attacco a Trump sull'immigrazione - Fino ad ora il Covid è stato al centro dei pensieri e delle azioni della nuova amministrazione ma lo stesso Biden ha aggiunto che "sono stato eletto per risolvere problemi. L'immigrazione e il controllo delle armi da fuoco sono problemi di lungo termine che inizio ad affrontare". Proprio sul tema immigrazione, Biden ha criticato il predecessore Donald Trump: rispondendo a una domanda sull'emergenza al confine con il Messico, ha detto che non volterà le spalle ai bambini non accompagnati al confine e non li lascerà patire la fame. "Nessun'altra amministrazione lo farebbe, eccetto Trump", ha detto.
La ricandidatura - "La stragrande maggioranza del flusso di immigrati che attraversano il confine è rimandata indietro. Quello che stiamo cercando di fare è ricostruire il sistema di immigrazione. Il balzo di migranti c'è ogni anno", ha aggiunto Biden rivelando poi l'intenzione di ricandidarsi alle presidenziali del 2024.
La politica estera degli Usa - In materi adi politica estera ci sono più fronti aperti per gli Usa. A partire da quello delicatissimo dell'Afghanistan: "Sarà difficile attuare la scadenza del primo maggio per ritirare le truppe. "Lasceremo l'Afghanistan, la domanda è quando, ma la mia intenzione è non stare ancora tanto. Non posso immaginare le nostre truppe lì ancora nel 2022", ha spiegato. Poi sulle tensioni con la Corea del Nord dopo il lancio di due missili ha aggiunto: "Ci stiamo consultando con alleati e partner: ci sarà una risposta se Pyongyang sceglierà un'escalation. Ma sono pronto anche a qualche forma di diplomazia, a condizione di una denuclearizzazione".
"Xi Jinping? Intelligente ma non democratico" - Biden ha poi parlato della Cina e ha spiegato di volere con Pechino "non uno scontro ma una concorrenza leale". E sul presidente Xi Jinping ha aggiunto: "Lo conosco da tempo, è una persona intelligente ma non ha nulla di democratico".
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