Scegliere il candidato alle elezioni presidenziali, scrivere il programma del partito e revisionare le regole interne. Sono questi i principali scopi delle convention americane, le grandi riunioni di partito che si svolgono ogni quattro anni alla vigilia delle presidenziali. Ma come mai, pur continuando a essere il rituale fondamentale di uno schieramento, la convention moderna punta più all’intrattenimento che al tradizionale schema della liturgia politica?
E’ con le riforme elettorali degli anni Settanta e con il congresso di Miami 1972 - anno in cui i democratici elessero come loro candidato George McGovern, poi sconfitto da Richard Nixon -, che le convention diventano eventi cerimoniali. Happening politici senza imprevisti. Occasioni ghiotte per mostrare agli elettori un partito unito e vincente. Non a caso il candidato alle presidenziali viene scelto dagli elettori alle primarie - e solo formalmente nominato durante il congresso -, mentre le decisioni sul programma hanno sì valore politico, ma senza essere vincolanti.
Famose per aver tenuto gli elettori col fiato sospeso fino all’ultimo, ecco alcune delle convention più memorabili della storia.
1831 – Fu l’anno della prima convention politica. Venne organizzata a Baltimora dal partito anti-massonico. I democratici ripresero l’idea nel 1832 e i repubblicani nel 1856.
1860 – Abramo Lincoln fu nominato 16° presidente degli Stati Uniti d’America. Ma forse non tutti sanno che quell’anno vi furono ben quattro convention: due democratiche e due repubblicane.
1924 – Si tenne al Madison Square Garden di New York e venne descritta dai giornali come una delle convention più disastrose nella storia del partito democratico. Andò avanti per due settimane, durante le quali si tennero 103 votazioni per decidere il candidato presidente. Alla fine ottenne la nomination l’avvocato John W. Davis.
1960 – Sebbene la prima convention a essere trasmessa in televisione fu quella repubblicana del 1940, quella che si tenne a Los Angeles nel 1960 raggiunse un numero impressionante di spettatori. Complice il carismatico volto di John F. Kennedy.
1968 – E’ sfociato nella violenza il congresso democratico di Chicago 1968. Le forze dell’ordine si scontrarono con i migliaia di attivisti anti-Vietnam, arrivati in città per protestare contro il presidente Lyndon B. Johnson, allora ancora favorevole alla guerra.