Un incendio di vaste proporzioni sta divorando la Angeles National Forest, nel sud della California. Il fuoco si è sviluppato il 22 luglio nei pressi di Santa Clarita, una cittadina a nord di Los Angeles, e non è ancora stato domato nonostante il grande dispiegamento di uomini e mezzi. Le cause del disastro sono ancora da chiarire, ma si presume che le fiamme siano una conseguenza della siccità che da cinque anni affligge il sud degli Stati Uniti.
Il rogo, esteso per più di 80 chilometri quadrati, ha già distrutto diverse abitazioni e provocato la morte di una persona. Millecinquecento case sono state evacuate. Le operazioni di spegnimento delle fiamme, che si sono protratte per tutto il weekend, sono ostacolate dal vento forte e dall’estrema aridità del terreno.
Il fumo ha spinto le autorità di Los Angeles ad avvertire la popolazione di possibili rischi per la salute, mentre la cenere ha raggiunto perfino Pasadena e le spiagge di Malibu, distanti una cinquantina di chilometri dal fronte principale.
Imponenti i numeri dell’operazione, che vede impegnati 1600 pompieri e diversi mezzi di soccorso, tra cui quindici elicotteri e otto bulldozer. Si spera che il liquido ritardante e il miglioramento delle condizioni meteo rallentino il fronte del fuoco, che al momento avanza ancora in più direzioni lambendo i centri abitati.
Secondo fonti locali, la vegetazione ha favorito il rapido propagarsi del rogo, provocando fiamme alte fino a 15 metri. Continua, quindi, l'allarme lanciato dal National Weather Service, che ha rilevato una combinazione particolarmente sfavorevole tra alte temperature e condizioni meteo.
Le autorità della California hanno invitato la popolazione a preparare un piano di fuga per mettersi al riparo in caso di nuove emergenze. Il rogo, infatti, è solo l'ultimo di una lunga serie di incendi che ha devastato la regione negli ultimi anni. Particolarmente drammatico il bilancio dell'estate 2015, quando il fuoco arrivò a minacciare le sequoie dello Yosemite National Park.
Secondo uno studio pubblicato nel 2015 dall'agenzia federale NOAA, le temperature record registrate in California sarebbero, almeno in parte, una conseguenza dei cambiamenti climatici causati dal riscaldamento globale.